FERIE AL ZONCOLAN 11/15 AGOSTO 2015
Siccome a noi Triathleti stare fermi non ci si addice, anche le ferie mai siano passive fisicamente e quindi nelle mie vacanze in Carnia porto via la mountainbike, le scarpe run, il costume... e per non farsi mancare nulla a 3Km da dove alloggiamo s'inerpica l'ascesa da Sutrio al monte Zoncolan. Preventivato di scalarlo, ma caricando il Cinquino penso e ripenso che il Kaiser (memorabile la spedizione giornaliera col Barone, l'ex Delfino Emanuele & Co. del 2010) non va fatto in mtb e nei miei forti dubbi la Niki mi fa mettere nel porta bici anche la stradale. Lo Zoncolan è dura e pura poesia ciclistica, è come ballare il tango con le Reebook, anzi nei confronti del nostro President ridimensiono politically correct, con le Mizuno o le Brooks, balli lo stesso ma non è la stessa cosa!...che poi io non ballo, ma mi pare che il paragone renda. Da qui è partito l'esordio tappa del 2003 poi spostato al versante di Ovaro da cui salita più dura d'Europa (ripassino dell'articolo del 2010). La Niki mi fa da ammiraglia con la fida 500 nonché supporter e fotografa la mia allegra fatica che prendo come una rispettosa passeggiata. La salita non è impossibile fino al 12°Km del piazzale Moro, ma saranno dilanianti i prossimi 4Km con pendenze del 18/22% difatti l'ultimo chilometro sono piegato. Pausa sulla cima (1750m) dominante il paesaggio alpino circostante e giù per l'altro inclinato versante. Altri 10Km ma di guida accorta: al 5° mi fermo che i freni e i cerchi sono al limite, arriva la Niki e i dischi della 500 che fumano suggeriscono di allungare la pausa. Qua tutti i mezzi vengono messi a dura prova. Poi da Ovaro via per Comeglians, Ravascletto ed altro scollinamento a sella Valcalda (959m). 54 i km finali tutti montanari sull'onda dei percorsi Carnici del Giro d'Italia che qui è molto sentito. E a proposito del Giro, visto che abbiamo vicino anche il Monte Crostis protagonista d'una tappa 2011 saltata polemicamente in extremis (causa Contador e manager delle squadre, poi il resto è storia...); stavolta però si va in mtb ed alla Niki non faccio affrontare 11Km di salita; ci portano in auto gli amici in quota a 2Km dall'arrivo (2200m) con pausa caffè rigorosamente con mocca a malga Chiadinas che poi affrontiamo la Panoramica delle vette coi suoi 7Km sterrati in piano con panorami mozzafiato, siamo noi e il nulla. Lo Zoncolan è li dirimpettaio con la sua cima oramai mito. Cerco di prolungare il percorso molto "survivor Bear Grill" su un sentiero CAI in altura per ricongiungermi al Monte Tenchia (1840m), alché a circa 1000m dalla meta una frana precedente che blocca il proseguio ci costringe ad indietreggiare (beffa della montagna). Morale della favola, 5Km in tre ore, per niente! La Niki mi guarda in cagnesco, ma su è il bello dell'avventura. Poi tornati al bivio in 15Km di discesa tecnica torniamo a casa, archiviati altri 30Km belli tosti. Vacanza memorabile ove ho portato anche la mia bimba Francesca che con la mtb il problema era poi fermarla. Non si contano poi le passeggiate in trekking nei boschi, i running trail, i bagni alla selvadega sui laghetti sperduti con tanto di antico lavaggio indumenti, d'altronde il triathleta è anche un pò rude e chi gli sta vicino...
Mi resta però un tarlo mentale in quanto c'è anche un terzo versante meno conosciuto per raggiungere la vetta dello Zoncolan dal piccolo paese di Priola, ma oramai la vacanza è finita. Qua son di casa e la prossima volta che si torna qui...
Bye by Tritri
Mi resta però un tarlo mentale in quanto c'è anche un terzo versante meno conosciuto per raggiungere la vetta dello Zoncolan dal piccolo paese di Priola, ma oramai la vacanza è finita. Qua son di casa e la prossima volta che si torna qui...
Bye by Tritri
GF VENEZIA SAN PELLEGRINO 08/08/2015
Mik Bellemo ci informa che l'8 agosto l'UC Lido Venezia organizza un giro sociale da Venezia alla cima del San Pellegrino sopra Falcade. 170km con 2800dsl di gran fondo con bus che ci precede per fornirci ristori e che ci porterà a casa a fatica ultimata. Quei matti del Lido vanno in bici avanti e indietro per il lungomare: la passione non ha limiti.
Io Luca e Dx (oramai ahinoi noti come la Triade) aderiamo entusiasti alla chiamata. Per me è anche il primo giorno di ferie e non riesco davvero ad immaginare un modo migliore per festeggiarlo. Forse giusto la nuotata con 8 punture di meduse di cui una in piena faccia con DX può reggere il confronto. Insieme a Bellemo viene anche il fido Doria, che in pieno carico per Pola non si fa sfuggire l'occasione della prima GF di stagione. Il gruppone ci prende a San Giuliano. I primi 60km vanno via di agilità a medie tranquille. Arriviamo in un paio di ore a Conegliano via Terraglio, la gran parte fatte in coda al gruppo. Non si sa come, ma coi ciclisti a ogni semaforo ti trovi sempre più avanti...un aggangio di pedale saltato, una cambiata difficile: ogni scusa è buona per farsi sfilare. Ma stavolta l'ultimo posto non ce lo toglie nessuno cavolo. Dopo Conegliano e il ristoro a Tovena (1 panino al prosciutto, 1 al formaggio, 1 pesca la mia best performance) si comincia a salire via Tarzo fino a Passo San Boldo: il passo che collega il trevigiano con il bellunese. Bellissima salita sulla "strada dei 100 giorni". Il nome le deriva dal fatto che fu costruita in 5 mesi (con 5 strette gallerie) nella prima guerra mondiale dagli Austriaci dopo la rotta di Caporetto. Se non facevo la GF non lo sapevo. Dopo il passo si scende nella silenziosa valle del Mis sul lago omonimo. Alla fine della valle si sale a forcella Franche per passare dalla valle bellunese all'agordino. Seconda salita della giornata. C'è un caldo afoso terribile, se non si beve si va in disidratazione. In cima alla forcella troviamo una bella fontana di acqua fresca con vascone per le vacche e manca poco che ci si butti alla ricerca di freschezza. Tutto questo tratto lo facciamo in un irreale clima dominato dal silenzio e dalla tranquillità: incrociamo forse una auto in oltre un'ora. Il turismo non è di queste parti, e a un gruppo di ciclisti va benissimo così. Il mio unico pensiero è risparmiare le gambe. L'idea è di non spingere un colpo di pedale che sia uno fino a Falcade, per poi partire col Piano della Triade. Diversamente Destro ha già fatto 2 tiratine e una prima salita allegra. Magari non al massimo massimo...ma alla fine si paga tutto. In salita mi sfila un tipo magro che va su benissimo: capisco che è l'altro forte della UC Lido, insieme a Cosma Matteo, compagno di nuoto di Doria, oltre che notevole ciclista. Si scende ad Agordo in serpentone ordinato guidato da Bellemo. La salita a Falcade si continua tranquilli, ma vedo parecchia gente che si attarda e arranca. Dx si stacca e capisco che non ne ha più. Stranamente anche Bellemo sembra stanco, ma siamo tutti convinti del bluff. Io la mia idea ce l'ho, ma se la dico mi denuncia alla Società Internazionale di Dietologia Sportiva. Ho la gamba ancora intonsa e una riserva di 20bpm da cui attingere per la salita al San Pellegrino e una gran voglia di ingaggiarmi. Sosta veloce a Falcade, guardo Matteo e gli dico "Andiamo". Dopo 100 metri ci sono altri di noi che aspettano, facciamo 2 giri di piazzetta con Luca per tenere i motori accesi, quando (pare) che siamo tutti io, Matteo, Luca, il magro, e un ragazzino di 18 anni bellicoso partiamo. Dx spompato non parte subito. Anche da questo si nota chi ne ha e chi non ne ha. Io o DX dovevamo scattare all'inizio dei 10km di salita del San Pellegrino così distribuiti: 4 al 10-12%, 3km di rampe al 15-18, 3 di "falsopiano" al 6-9%. Ho 20m di vantaggio sul gruppetto di Luca, Cosma, il Magro, il Ragazzo, mi giro 3 volte per vedere se vengono, smetto anche di pedalare, ma non vengono. A quel punto comincia la mia giornata: comincio a spingere. I bpm vanno a 170. Prendo 30-40 metri di vantaggio. Non aumentano...indi hanno cominciato a spingere anche loro. Brutto segno: speravo "non credessero" alla fuga e mi lasciassero andare. Ogni volta che arrivano a 10-20 metri mi alzo sui pedali per riprendere distacco. La simpatica idea è di fargli credere che ne ho...ma in realtà mi sto bruciando ad ogni scatto e comincio a pensare che verranno in 4 a prendermi. Arrivo alla prima rampa dei 3km impennati. O la va o la spacca. Sparo un fuori soglia a 185 per quasi un minuto. So che poi potrò riprendere al mio passo senza troppi problemi. Il giovane "salta", Cosma ed il Magro staccano Luca. In 2 rampe vengono a prendermi e mi passano. Capisco che sono al massimo anche loro ma la mia sparata è finita e posso solo rimettermi al mio passo per arrivare alla fine. Anche Luca viene a prendermi e andiamo più o meno pari. 100 metri avanti a noi il Magro stacca Cosma...che non si allontana più. Anche lui ha dato tutto ed è nelle nostre condizioni. Bisogna vedere chi recupera prima. Arriviamo al falsopiano stavolta si con le gambe belle bruciate. Luca si allontana 10metri...20metri...vedo che va a prendere Cosma. A quel punto scatto ancora, prendo e passo Cosma a 200 metri dal GPM. Affianco Luca a 50 metri per il secondo posto e gli dico "Sia messo agli atti". Arriviamo al fotofinish del più inutile e bello dei traguardi con il Magro che ci aspetta al GPM. Cosma quarto si siede. Commenti del primo minuto. Il Magro "182-85bpm dalle rampe. Un altro bpm e vomitavo". Cosma "Deme sinque minuti". Angelo "Secondo!". Luca "Pari!!". Ci giriamo per il freddo e la pioggerella. Incrociamo il giovane scoppiato e poco dopo...udite udite...un clamoroso DX che supera le sue famose e letterarie crisi sempre meglio. Peccato perchè a saperlo lo aspettavamo in cima per la foto di rito. Piccola nota a margine: nel falsopiano dico a Luca "Guarda dietro". Fino al GPM mi aspettavo un Bellemo furibondo a 300watt che ci veniva a raccogliere tutti col cucchiaino. In realtà sulle rampe del San Pellegrino lui e il fido Doria rinunciano alla oramai inutile fatica. Un pacco pignoni senza rapporto di salvataggio e, secondo me, poca benzina incamerata nel corso della giornata, oltre che disabitudine alle GF, hanno fatto saltare l'atteso ingaggio di giornata col campione della Delfino, che giusto alle Dolomiti ci aveva dato distacchi da paura sul Giau. Podio di Giornata: il Magro, Angelo, Luca (o il contrario, non lo sapremo mai). Siccome a Falcade pare che il gruppetto sia partito senza aspettare tutti verifica UCI in corso e quindi classifica sospesa e tutti e 5 i Delfini fuori classifica, per partenza anticipata o per "scoppio". Proprio un gran bel risultato per un giornata veramente bella, in buona compagnia, e con dei passaggi naturali che resteranno impressi nella memoria. Magari, ma magari, la prossima volta DX alla prima salita tirerà un pò di meno. Chissà...
Angelo T.
Io Luca e Dx (oramai ahinoi noti come la Triade) aderiamo entusiasti alla chiamata. Per me è anche il primo giorno di ferie e non riesco davvero ad immaginare un modo migliore per festeggiarlo. Forse giusto la nuotata con 8 punture di meduse di cui una in piena faccia con DX può reggere il confronto. Insieme a Bellemo viene anche il fido Doria, che in pieno carico per Pola non si fa sfuggire l'occasione della prima GF di stagione. Il gruppone ci prende a San Giuliano. I primi 60km vanno via di agilità a medie tranquille. Arriviamo in un paio di ore a Conegliano via Terraglio, la gran parte fatte in coda al gruppo. Non si sa come, ma coi ciclisti a ogni semaforo ti trovi sempre più avanti...un aggangio di pedale saltato, una cambiata difficile: ogni scusa è buona per farsi sfilare. Ma stavolta l'ultimo posto non ce lo toglie nessuno cavolo. Dopo Conegliano e il ristoro a Tovena (1 panino al prosciutto, 1 al formaggio, 1 pesca la mia best performance) si comincia a salire via Tarzo fino a Passo San Boldo: il passo che collega il trevigiano con il bellunese. Bellissima salita sulla "strada dei 100 giorni". Il nome le deriva dal fatto che fu costruita in 5 mesi (con 5 strette gallerie) nella prima guerra mondiale dagli Austriaci dopo la rotta di Caporetto. Se non facevo la GF non lo sapevo. Dopo il passo si scende nella silenziosa valle del Mis sul lago omonimo. Alla fine della valle si sale a forcella Franche per passare dalla valle bellunese all'agordino. Seconda salita della giornata. C'è un caldo afoso terribile, se non si beve si va in disidratazione. In cima alla forcella troviamo una bella fontana di acqua fresca con vascone per le vacche e manca poco che ci si butti alla ricerca di freschezza. Tutto questo tratto lo facciamo in un irreale clima dominato dal silenzio e dalla tranquillità: incrociamo forse una auto in oltre un'ora. Il turismo non è di queste parti, e a un gruppo di ciclisti va benissimo così. Il mio unico pensiero è risparmiare le gambe. L'idea è di non spingere un colpo di pedale che sia uno fino a Falcade, per poi partire col Piano della Triade. Diversamente Destro ha già fatto 2 tiratine e una prima salita allegra. Magari non al massimo massimo...ma alla fine si paga tutto. In salita mi sfila un tipo magro che va su benissimo: capisco che è l'altro forte della UC Lido, insieme a Cosma Matteo, compagno di nuoto di Doria, oltre che notevole ciclista. Si scende ad Agordo in serpentone ordinato guidato da Bellemo. La salita a Falcade si continua tranquilli, ma vedo parecchia gente che si attarda e arranca. Dx si stacca e capisco che non ne ha più. Stranamente anche Bellemo sembra stanco, ma siamo tutti convinti del bluff. Io la mia idea ce l'ho, ma se la dico mi denuncia alla Società Internazionale di Dietologia Sportiva. Ho la gamba ancora intonsa e una riserva di 20bpm da cui attingere per la salita al San Pellegrino e una gran voglia di ingaggiarmi. Sosta veloce a Falcade, guardo Matteo e gli dico "Andiamo". Dopo 100 metri ci sono altri di noi che aspettano, facciamo 2 giri di piazzetta con Luca per tenere i motori accesi, quando (pare) che siamo tutti io, Matteo, Luca, il magro, e un ragazzino di 18 anni bellicoso partiamo. Dx spompato non parte subito. Anche da questo si nota chi ne ha e chi non ne ha. Io o DX dovevamo scattare all'inizio dei 10km di salita del San Pellegrino così distribuiti: 4 al 10-12%, 3km di rampe al 15-18, 3 di "falsopiano" al 6-9%. Ho 20m di vantaggio sul gruppetto di Luca, Cosma, il Magro, il Ragazzo, mi giro 3 volte per vedere se vengono, smetto anche di pedalare, ma non vengono. A quel punto comincia la mia giornata: comincio a spingere. I bpm vanno a 170. Prendo 30-40 metri di vantaggio. Non aumentano...indi hanno cominciato a spingere anche loro. Brutto segno: speravo "non credessero" alla fuga e mi lasciassero andare. Ogni volta che arrivano a 10-20 metri mi alzo sui pedali per riprendere distacco. La simpatica idea è di fargli credere che ne ho...ma in realtà mi sto bruciando ad ogni scatto e comincio a pensare che verranno in 4 a prendermi. Arrivo alla prima rampa dei 3km impennati. O la va o la spacca. Sparo un fuori soglia a 185 per quasi un minuto. So che poi potrò riprendere al mio passo senza troppi problemi. Il giovane "salta", Cosma ed il Magro staccano Luca. In 2 rampe vengono a prendermi e mi passano. Capisco che sono al massimo anche loro ma la mia sparata è finita e posso solo rimettermi al mio passo per arrivare alla fine. Anche Luca viene a prendermi e andiamo più o meno pari. 100 metri avanti a noi il Magro stacca Cosma...che non si allontana più. Anche lui ha dato tutto ed è nelle nostre condizioni. Bisogna vedere chi recupera prima. Arriviamo al falsopiano stavolta si con le gambe belle bruciate. Luca si allontana 10metri...20metri...vedo che va a prendere Cosma. A quel punto scatto ancora, prendo e passo Cosma a 200 metri dal GPM. Affianco Luca a 50 metri per il secondo posto e gli dico "Sia messo agli atti". Arriviamo al fotofinish del più inutile e bello dei traguardi con il Magro che ci aspetta al GPM. Cosma quarto si siede. Commenti del primo minuto. Il Magro "182-85bpm dalle rampe. Un altro bpm e vomitavo". Cosma "Deme sinque minuti". Angelo "Secondo!". Luca "Pari!!". Ci giriamo per il freddo e la pioggerella. Incrociamo il giovane scoppiato e poco dopo...udite udite...un clamoroso DX che supera le sue famose e letterarie crisi sempre meglio. Peccato perchè a saperlo lo aspettavamo in cima per la foto di rito. Piccola nota a margine: nel falsopiano dico a Luca "Guarda dietro". Fino al GPM mi aspettavo un Bellemo furibondo a 300watt che ci veniva a raccogliere tutti col cucchiaino. In realtà sulle rampe del San Pellegrino lui e il fido Doria rinunciano alla oramai inutile fatica. Un pacco pignoni senza rapporto di salvataggio e, secondo me, poca benzina incamerata nel corso della giornata, oltre che disabitudine alle GF, hanno fatto saltare l'atteso ingaggio di giornata col campione della Delfino, che giusto alle Dolomiti ci aveva dato distacchi da paura sul Giau. Podio di Giornata: il Magro, Angelo, Luca (o il contrario, non lo sapremo mai). Siccome a Falcade pare che il gruppetto sia partito senza aspettare tutti verifica UCI in corso e quindi classifica sospesa e tutti e 5 i Delfini fuori classifica, per partenza anticipata o per "scoppio". Proprio un gran bel risultato per un giornata veramente bella, in buona compagnia, e con dei passaggi naturali che resteranno impressi nella memoria. Magari, ma magari, la prossima volta DX alla prima salita tirerà un pò di meno. Chissà...
Angelo T.
RICOGNIZIONE PERCORSO BIKE OLIMPICO DI BRASIMONE 26/07/2015
Consapevole dell'importanza di ispezionare il percorso della gara alcuni giorni prima dell'evento, decido, insieme all'amico TRI Brustolin detto "A GO' SEMPRE FAME!", di recarmi in quel di Brasimone. Due ore scarse di viaggio ci portano in una località veramente carina: bacino artificiale insieme a quello di Suviana immerso nella natura lussureggiante dell'Appennino bolognese. Armate le bici iniziamo con un giro completo del lago su quello che sarà il percorso run; saliscendi continui su fondo misto asfalto-ghiaia ci preannunciano una terza frazione non semplice. Ritornati alla ZC partiamo per la ricognizione Bike: subito piccolo strappo che ci fa optare per guarnitura 39/34 usciti da T1... Salita di 3km al 4-5% prima di iniziare la lunga discesa fino a Ponte di Verzuno. La discesa, inizialmente dolce e piacevole, si trasforma presto in una picchiata a valle su strada dissestata e piena di curve secche. La porzione più pericolosa è quella nel centro di Camugnano dove delle curve a gomito metteranno a dura prova le coperture delle nostre bici. Le numerose pezze di asfalto nuovo (i famosi TACCONI) creano dei bordi sulla carreggiata che non vanno mai persi di vista, se presi male potrebbero fare perdere di aderenza soprattutto in curva. Dopo 15 lunghi km finalmente la discesa finisce a Ponte di Verzuno dove sarà posizionato il giro di boa. Da lì lunga salita al 2-3% max da percorrere con il 53/50 fino ai piedi del bacino di Suviana dove una serie di tornantini "alla Castelnuovo" impongono il 39/34. La salita continuerà inesorabile per circa 15km con una pendenza max all'8%. Una volta scollinato inizia un falsopiano di circa 3km che andrà percorso con rapporto agile per risparmiare la gamba impaziente di iniziare la terza frazione. Breve discesa di 3km fino a Brasimone attraverso la stessa strada che ci aveva portato in quota all'inizio del tracciato. Chilometri percorsi poco più di 38, dislivello 630mt, tempo totale a media andatura 1h30'. Percorso non adatto a bici da Crono soprattutto per la numerosa presenza di curve secche e asfalto molto molto irregolare e malconcio. Soddisfatti per aver associato l'utile al dilettevole, rientriamo a casa non prima di aver bevuto una bella birra fresca...non io ovviamente ma il famoso "a go' sempre fame!"...
Ciao
Michele B.
Tracciato del percorso
http://connect.garmin.com/activity/845940947
Ciao
Michele B.
Tracciato del percorso
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DOLOMITI REFRESH TRAINING 23/07/2015
Esausti dalla calura di questo torrido luglio decidiamo, all'interno del gruppo Delfini, di trascorrere una giornata-allenamento in ALTURA. All'appello rispondono i TRI Bellemo, Destro, Bozzato, Gibbin Senior e Brustolin detto EL PASTASUTTA....; a questo gruppetto si aggiungono gli amici Matteo Cosma e Luca detto Kintana per la straordinaria somiglianza con l'omonimo. Il Tour parte da Agordo in direzione Passo San Pellegrino; ovviamente il tutto inizia come training ma finirà ben presto come BAGARRE all'ultimo respiro. Da buona tradizione Delfiniana partenza medio-forte: perdo subito contatto dal momento che l'abbondante colazione nello stomaco mi svuota le gambe. A Falcade inizia la vera salita e i primi a pagarne lo scotto sono quelli con un rapporto watt/kg sfavorevole (non posso fare nomi ma si può immaginare a chi mi riferisco)... le recenti/ricorrenti spaghettate UNTE presentano il loro conto salato. Bozzato e Cosma dettano il ritmo medio-alto, Bellemo e Destro un po' in affanno cercano disperatamente di chiudere il gap. Arrivati quasi in cima al Passo S.Pellegrino la strada tende quasi a spianare ed è lì che propongo a Destro di aumentare il ritmo per agguantare i fuggitivi.... Destro non risponde ed è allora che capisco che è già al gancio: aggiungo qualche watt ai pedali ed aumento la velocità di quel tanto che basta per limare il distacco. Approfitto della distrazione dei due scalatori, attratti dallo spettacolo delle Alpi Maestose, per sprintare e quindi vincere il primo Gran Premio della Montagna in programma. Discesa indimenticabile verso Moena lungo una strada larghissima con curve dolci e asfalto perfetto... I "Vittoria CX Evo" mi fanno sentire tranquillo come su un binario. A Moena prima lunga attesa prima di farci raggiungere dai ritardatari, quei famosi con il rapporto watt/kg.... Collegamento Moena-Canazei vallonato, immersi in un mix di colori intensi dei prati fioriti, del cielo limpido e delle montagne rocciose...WONDERFUL!!! Da Canazei deviazione a dx per il Passo Fedaia ai piedi della Marmolada: stavolta il gruppo in fuga è compatto e formato da quattro componenti. A metà salita primo colpo di scena, lo scalatore Destro non tiene il passo degli avversari e perde contatto.... I tre in fuga rimangono incollati l'uno all'altro fino a 1 km dall'arrivo quando Cosma mi sussurra che non ne ha più. Sfodera un gel nella speranza di recuperare un minimo di energie ma non gli sarà sufficiente. A 500 metri dal traguardo i due contendenti per la maglia gialla se le danno di santa ragione elevando il ritmo al limite delle rispettive soglie anaerobiche. A 100 mt un guizzo alla Peter Sagan fa scattare Bellemo che per un soffio vince il 2° GPM staccando Bozzato solo di qualche secondo. Merendina ai piedi della Marmolada: sarà per la stanchezza o per la freschezza dell'aria ma io una crostata di lamponi con farina di grano saraceno così non l'avevo mai mangiata.... Mi concedo anche una cioccolata calda, dopotutto lassù ci sono solo 17°C. Ed ora inizia la discesa verso Caprile; tornanti lunghissimi ci fanno godere le pieghe delle biciclette. Nel rettilineo lunghissimo verso Rocca Pietore tocchiamo i 90km/h, Personal Best per la maggior parte di noi. Alcuni brevi piovaschi ci obbligano a fermarci per alcuni minuti ma poi la discesa continua. Da Caprile in poi una BAGARRE a tre fra Destro, Bozzato e Bellemo... in realtà Destro approfitta della situazione senza mai collaborare a mantenere l'andatura. Velocità, cadenze e wattaggi altissimi, nessuno vuole mollare; il tutto continuerà fino ad Agordo dove la fine della strada obbligherà i contendenti alla vittoria di tappa a mollare e ad accontentarsi di un parimerito.
Giornata indimenticabile con la ripromessa di ripeterla!
Grazie a tutti della compagnia.
Michele B.
Tracciato del percorso
http://connect.garmin.com/activity/842012668
Giornata indimenticabile con la ripromessa di ripeterla!
Grazie a tutti della compagnia.
Michele B.
Tracciato del percorso
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RICOGNIZIONE DOLOMITI TRIATHLON 09/07/2015
Pronti per una nuova avventura! Dopo i CI di Tarzo ci prepariamo per un'altra gara dura: stiamo parlando del Dolomiti Triathlon. Dopo la frazione di nuoto nel lago di Alleghe, si partirà per il percorso bici. Da Alleghe si percorre un tratto di strada in falso piano direzione Caprile (un po' meno di 5km). Svolta a destra seguendo indicazioni Colle Santa Lucia-Passo Giau. La strada inizia a salire con una pendenza non elevata... Due gallerie completamente buie incutono un po' di timore ma ben presto la luce ed il panorama che seguono faranno dimenticare l'incubo. Al bivio Colle Santa Lucia si tiene la destra per il passo Giau. Un cartello minaccioso avverte che i tornanti da superare saranno 29. La salita inizia a farsi impegnativa e si assesta tra il 10 e il 12%. La difficoltà maggiore sarà la lunghezza di questo tratto: circa 15km. No spiani, no piazzole di sosta, no riduzione di pendenza, ma solo salita! 15km infiniti da gestire con molta attenzione per non compromettere la frazione run successiva. Finalmente si scollina al Giau dove un'aria più che frizzante impone l'uso di manicotti e gilet anti vento. Inizia la discesa per Cortina: velocissima con curve secche ma non impossibili... Unico problema la velocità (max rilevata poco più di 70km/h) che espone al pericolo perdita di controllo in fase di frenata... Strada abbastanza larga quasi sempre pedalabile con asfalto discreto tranne negli ultimi 2-3km che immettono a Cortina. Percorso abbastanza tosto se penso che dopo dovremmo correre per 10km con un D+ di 300mt. L'aria fredda in discesa potrebbe essere un problema in corso di gara. Dislivello totale rilevato 1280mt. Lo abbiamo percorso in poco meno di due ore ad andatura media. Ottima la compagnia della Famosa Triade che mi stacca in andata ma cede nel tratto di ritorno dopo un uso non proprio razionale delle riserve energetiche al mattino. Rientriamo sfiniti nel primo pomeriggio a riprova che la frazione bici di questo Dolomiti Triathlon non è proprio uno scherzo. In bocca al lupo a tutti i delfini partecipanti e mi raccomando: distribuzione uniforme dello sforzo in salita ed evitare fuori giri che si pagheranno inevitabilmente in finale di gara...
Good Luck!
Michele B.
Ricognizione gara da Alleghe a Cortina
http://connect.garmin.com/activity/827842183
Ritorno da Cortina ad Alleghe
http://connect.garmin.com/activity/827945368
Good Luck!
Michele B.
Ricognizione gara da Alleghe a Cortina
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Ritorno da Cortina ad Alleghe
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SCAMPAGNATA TRA AMICI A LAVARONE 02/07/2015
Partenza presto stamattina che c'aspetta tanta fatica in quel delle Alpi nei confini Veneto-Trentini. Sede logistica la residenza alpina del President. Dopo breve briefing in loco si opta per saltare il nuoto nelle cristalline acque del lago di Lavarone: peccato! Penzo Nick suggerisce allora d'allungare la bike a 60Km rispetto ai 40 preventivati. Ci cambiamo con calma e si parte. Oggi sana indigestione di salite, toboga in picchiata e tornanti. Fa caldo e suderemo molto. Tecnicamente: il via da Lavarone a 1200 m s.l.m., andatura turistica fino a Folgaria (1168 m) e via il primo passo, il Sommo (1341 m), loc. Serrada (1200 m), Fondo Piccolo (1475 m), Fondo Grande (1340 m) e per concludere Passo Coe (1610 m)... sto dando i numeri. Ma non è finita che ci attende ancora il ritorno a Lavarone. Pause escluse, il crono dirà 3h-20' per 60 Km e un dislivello di 1350m. Destro oramai è uno scalatore ma tallonato da un inarrestabile Penzo, Soggia resta in calma apparente ma pronto agli scatti in salita, il President gigioneggia ma è sempre all'attacco, io pian piano mi mangio le salite e do la possibilità agli altri di riposare (...nel senso che mi aspettano...). Ritornati alla base solo io e Superdextroman partiamo per una sgambettata di 5 Km in saliscendi coinvolti dalla splendida location, mentre i restanti preparano le cibarie: pasta integrale e da buona gente di laguna in terra straniera un buon sugo "ala pescaora" con innaffio di birra, guardinghi però che ci sentiamo osservati: abbiamo fondati dubbi che il Bellemo abbia installato da queste parti delle Go-Pro...
Degno di nota il salmone al forno portato e preparato dalle manine sante di "Masterchef Nicola".
Rientro con altrettanta calma nel Clodiense nel tardo pomeriggio a conclusione di una splendida giornata Delfiniana.
Bye by Tritri.
Degno di nota il salmone al forno portato e preparato dalle manine sante di "Masterchef Nicola".
Rientro con altrettanta calma nel Clodiense nel tardo pomeriggio a conclusione di una splendida giornata Delfiniana.
Bye by Tritri.
PERLUSTRAZIONE PERCORSO BIKE OLIMPICO REVINE LAGO 28/06/2015
7 giorni al Campionato Italiano Olimpico No Draft di Revine Lago e perché non sfruttare la vicinanza del posto per venire a studiare i percorsi di gara? Partiamo nel primo pomeriggio io ed il TRI Del Vecchio in direzione Tarzo. Un'ora esatta e siamo in loco pronti per il tour... Dalla ipotetica zona cambio, dopo brevissima salita, inizia una discesa dolce fino alla prima rotonda che ci fa cambiare rotta verso sud. Vialone diritto in piano che ci porta al primo cambio di pendenza dove si può ancora tenere il 53/50. Dopo scollinamento si riscende verso il lato est dei due laghi; ed il giro più corto dei due anelli è concluso. A quel punto si gira a dx in direzione autostrade: lungo discesone da fare con 53/50-11 senza mai smettere di pedalare... Una buona gamba può spingere fino 70/km/h. Attenzione alla fine di questo lungo tratto per una curva secca a dx con porfido irregolare a terra. Attraversamento di Vittorio Veneto per un tratto anche con pavé (bellissimo!)... Dopo circa 1km indicazione a dx per San Lorenzo. Inizio salita lunga circa 4km percorribile anche con 53/50, se dopo bike non si dovesse correre, quindi consiglio di passare a 39/34 per "salvare" la gamba. Pendenza regolare con diversi tornantini... Asfalto liscio in buono stato. Attenzione che arrivati a San Lorenzo la salita continua per circa un altro km. Da lì inizio discesa verso Tarzo. Primo km pessimo per asfalto e curve cieche, ricorda molto Roccolo al contrario... Poi inizia tratto con curve pedalabili anche se sempre con visuale limitata. Attenzione ad uno stop con cambio secco di direzione a sx per Tarzo. Discesa veloce da lì in poi. Attenzione subito dopo il centro di Tarzo per strettoia in discesa in centro storico. Ci si ricollega al primo anello a sud dei laghi e si reinizia il giro grande per la seconda volta. Dislivello totale 700 mt molto variegato per pendenze, fondo stradale ed ambientazione. Nell'insieme molto divertente, tranne il primo tratto di discesa dopo San Lorenzo. Consiglio di preservare energie nei 4km di salita per utilizzarle nelle discese pedalabili e nella corsa che per il percorso vallonato e per le temperature tropicali previste si preannuncerà impegnativa al massimo.
Buona gara ai Delfini partecipanti!
Michele B.
Buona gara ai Delfini partecipanti!
Michele B.