9a Maratonina Città Murata - Cittadella 28/12/2014
L’ultima domenica dell’anno propone nel calendario podistico la mezza maratona di Cittadella, location molto affascinante con partenza e arrivo all’interno della città murata.
Ai nastri di partenza un’ottima compagine di Delfini sfida le temperature molto rigide del periodo, rese ancora più fredde dalla neve caduta il giorno prima. Nonostante ciò l’ottima organizzazione della gara ha provveduto a mantenere pulite le strade.
Partenza un po’ complicata dalle strade strette e dai molti runner presenti, quindi i primi due chilometri fatico a trovare il ritmo facendo slalom tra i corridori. Ma appena il gruppo si sfoltisce imposto un ritmo sostenuto, le sensazioni sono buone, chissà che magari oggi non venga fuori un record personale. Il percorso in ogni caso è abbastanza facile, molte curve ma tutto pianeggiante. L’andatura mi fa temere un possibile calo in prossimità dei 15-16km, fortunatamente questo non avviene, probabilmente grazie a due runner molto veloci a cui mi accodo per seguirne il ritmo. Così quando mancano 5km all’arrivo raggiungo Mauro e assieme arriviamo al traguardo migliorando entrambi il record personale. Bella soddisfazione in un periodo in cui la forma non è al top e soprattutto reduci dalle abbuffate natalizie. I miei complimenti vanno al velocissimo Massimiliano che arriva un minuto prima di noi e agli altri Delfini finisher Lucio Perini, Davide Forcola e Davide Bigon.
Nel complesso è stata una bella gara molto ben organizzata, con un pacco gara davvero abbondante.
Alessandro B.
Gara da provare. Clima freddo che non va oltre i 0 gradi. Percorro i primi 10 km a 3.50 e nonostante tutto non riesco a scaldarmi, sono ibernato. Personalmente sono soddisfatto, dopo il circuito dei cross, a 3.57 di media finale. Grande prova di Mauro che con una gara super scaccia i fantasmi dello scorso anno rimasto ai box per un ernia e super Ale che ottiene il suo personal best nella mezza. Robusta prova di Davide Forcola che all'esordio debutta sotto i 4.30 di media nella prima mezza, mentre Bigon ottimo esordio nella mezza sotto i 5 di media: bravi! L'instancabile Lucio sfrutta la sua esperienza correndo a 5 di media! Cittadella ultimo botto di fine anno in attesa di affrontare la classica del nuovo anno a Monteforte: speriamo primo squillo di tromba della stagione.
Massimiliano B.
Ai nastri di partenza un’ottima compagine di Delfini sfida le temperature molto rigide del periodo, rese ancora più fredde dalla neve caduta il giorno prima. Nonostante ciò l’ottima organizzazione della gara ha provveduto a mantenere pulite le strade.
Partenza un po’ complicata dalle strade strette e dai molti runner presenti, quindi i primi due chilometri fatico a trovare il ritmo facendo slalom tra i corridori. Ma appena il gruppo si sfoltisce imposto un ritmo sostenuto, le sensazioni sono buone, chissà che magari oggi non venga fuori un record personale. Il percorso in ogni caso è abbastanza facile, molte curve ma tutto pianeggiante. L’andatura mi fa temere un possibile calo in prossimità dei 15-16km, fortunatamente questo non avviene, probabilmente grazie a due runner molto veloci a cui mi accodo per seguirne il ritmo. Così quando mancano 5km all’arrivo raggiungo Mauro e assieme arriviamo al traguardo migliorando entrambi il record personale. Bella soddisfazione in un periodo in cui la forma non è al top e soprattutto reduci dalle abbuffate natalizie. I miei complimenti vanno al velocissimo Massimiliano che arriva un minuto prima di noi e agli altri Delfini finisher Lucio Perini, Davide Forcola e Davide Bigon.
Nel complesso è stata una bella gara molto ben organizzata, con un pacco gara davvero abbondante.
Alessandro B.
Gara da provare. Clima freddo che non va oltre i 0 gradi. Percorro i primi 10 km a 3.50 e nonostante tutto non riesco a scaldarmi, sono ibernato. Personalmente sono soddisfatto, dopo il circuito dei cross, a 3.57 di media finale. Grande prova di Mauro che con una gara super scaccia i fantasmi dello scorso anno rimasto ai box per un ernia e super Ale che ottiene il suo personal best nella mezza. Robusta prova di Davide Forcola che all'esordio debutta sotto i 4.30 di media nella prima mezza, mentre Bigon ottimo esordio nella mezza sotto i 5 di media: bravi! L'instancabile Lucio sfrutta la sua esperienza correndo a 5 di media! Cittadella ultimo botto di fine anno in attesa di affrontare la classica del nuovo anno a Monteforte: speriamo primo squillo di tromba della stagione.
Massimiliano B.
Montello XC Terre rosse 09/10/2014
Delfini non ancora domi sul finale di stagione e di nuovo in sella, ma sempre una minoranza sulle ruote grasse. Giovedì 9 ottobre spedizione al Montello col Panzer Sfriso ed il suo collega Marco in terre di "Giraldiana" memoria sull'ipertecnico percorso XC "Terre rosse". Fondo umido, solo salite e discese, una goduria per noi amanti MTB. Una caduta a due in discesa a ritmo allegrotto (mia ed Albert) ci suggerisce di rallentare l'andatura; fortunatamente solo contusioni varie per entrambi ed assaggio mio secco di testa sul duro terreno fra sassi e radici con rottura casco senza del quale non sarei qui a scrivere... 35Km in 3h ed un dislivello di oltre 500m, esperienza poi ribattezzata "S & F 2014" (Suore & Fadiga) da ripetersi a "commemorazione" nel 2015...
Ciò in preparazione di rifinitura (e dopo la debacle di Riccione...) per domenica 12 coi Cavallarin's ed il Brustolin al "T Natura Duathlon mtb di Conegliano, tra colli e vigne", TEST EVENT in previsione del prossimo anno che diventerà campionato europeo: 6,650 Km run tra i vigneti e 20Km di mountainbike in 3 giri infernali d'una splendida e calda giornata autunnale e poi altri 3,150Km di run finale. Anche in questo caso gestito dalla pluriesperta Silcaultralite, ma qualcosa non è andato per il verso giusto a cominciare dall'assenza di beveraggi in tutte le frazioni ed al già citato troppo estremo percorso bici con numerosi ritiri. Anche all'Olimpico mtb di Revine la frazione bike è stata dilaniante e contestata da molti, speriamo bene che le critiche costruttive (anche da me esternate al sig. Zanetti) siano fruttuose per i futuri T Natura... Sudatissimo e strameritato il ricco pacco gara.
Avremmo poi partecipato volentieri alla gara mtb di casa a Sant'Anna in Bosco Nordio di domenica 19, ma un assurdo quanto discutibile regolamento che fa solo male allo sport ce ne vieta l'ingresso in griglia di partenza, tuttavia col buon Bergy, la Niki ed Emanuele con prole al seguito lo si collauda il sabato con l'entrata libera ai bikers; ghiotta occasione perchè poi durante l'anno la pineta è chiusa al pubblico.
Anche questa stagione agonistica è archiviata! Buoni allenamenti invernali a tutti, Delfini e non...
Bye by Tritri
Ciò in preparazione di rifinitura (e dopo la debacle di Riccione...) per domenica 12 coi Cavallarin's ed il Brustolin al "T Natura Duathlon mtb di Conegliano, tra colli e vigne", TEST EVENT in previsione del prossimo anno che diventerà campionato europeo: 6,650 Km run tra i vigneti e 20Km di mountainbike in 3 giri infernali d'una splendida e calda giornata autunnale e poi altri 3,150Km di run finale. Anche in questo caso gestito dalla pluriesperta Silcaultralite, ma qualcosa non è andato per il verso giusto a cominciare dall'assenza di beveraggi in tutte le frazioni ed al già citato troppo estremo percorso bici con numerosi ritiri. Anche all'Olimpico mtb di Revine la frazione bike è stata dilaniante e contestata da molti, speriamo bene che le critiche costruttive (anche da me esternate al sig. Zanetti) siano fruttuose per i futuri T Natura... Sudatissimo e strameritato il ricco pacco gara.
Avremmo poi partecipato volentieri alla gara mtb di casa a Sant'Anna in Bosco Nordio di domenica 19, ma un assurdo quanto discutibile regolamento che fa solo male allo sport ce ne vieta l'ingresso in griglia di partenza, tuttavia col buon Bergy, la Niki ed Emanuele con prole al seguito lo si collauda il sabato con l'entrata libera ai bikers; ghiotta occasione perchè poi durante l'anno la pineta è chiusa al pubblico.
Anche questa stagione agonistica è archiviata! Buoni allenamenti invernali a tutti, Delfini e non...
Bye by Tritri
Triathlon Sprint RICCIONE Coppa Crono 05/10/2014
Una Delfino al gran completo quella che si è presentata a Riccione per i campionati italiani, in un weekend all'insegna del nostro triplice sport, che è ormai una passione condivisa da molti. Sabato gli individuali e domenica la crono a squadre.
Squadre equilibrate e ben assortite quelle schierate dalla Delfino che si è senza dubbio difesa egregiamente tra le 300 squadre presenti.
Il weekend parte con la gara del sabato a cui partecipano già alcuni di noi... definibili un po' gli esploratori, visto che testeranno il percorso nella gara individuale; la mia squadra vanta già un egregio esploratore, il mitico Barone.
Sono molto fiero della mia squadra composta appunto da Barone, i fratelli Browngib e Giraldo Peppo pig.
Sicuramente una bella gara, ma qualcosa di contestabile non è mancato, per esempio la muta vietata (si sarebbe benissimo potuto incontrare un pinguino fossimo stati ad un'altra latitudine), la zona cambio troppo stretta (che spesso trasformava l'uscita in una coda degna di una coreografia da Autogrill), non ultimo un manto stradale degno della striscia di Gaza dopo un bombardamento. Quest'ultimo ha messo in difficoltà parecchi atleti facendoli cadere... purtroppo anche quattro dei nostri. Io non l'ho fatto solo perché andavo così piano da poter individuare tutte le zone a rischio. Ad essere pignoli anche nella corsa il cartello che indicava il bivio sarebbe dovuto essere più completo indicando da una parte l'arrivo dall'altra primo e secondo giro, mentre era indicato solo il primo; questo ha tratto in inganno alcuni di noi, che un po' per stanchezza, un po' per distrazione sono finiti per essere squalificati.
Comunque tirando le somme è stato un weekend "memorabile" come lo ha definito il nostro presidente Albiero, che si era fatto una super squadra per non dover fare niente lui...
Da sottolineare la premiazione di Rossi Juris la sera del Sabato (che ha dato sicura visibilità alla squadra), purtroppo penalizzata da musica troppo forte e dalla consueta lentezza che trasforma l'evento in una specie di notte degli oscar, in cui scopri categorie di cui il genere umano giustamente ignora l'esistenza.
Avanti tutta Delfini... siamo sempre i migliori
Dario
Squadre equilibrate e ben assortite quelle schierate dalla Delfino che si è senza dubbio difesa egregiamente tra le 300 squadre presenti.
Il weekend parte con la gara del sabato a cui partecipano già alcuni di noi... definibili un po' gli esploratori, visto che testeranno il percorso nella gara individuale; la mia squadra vanta già un egregio esploratore, il mitico Barone.
Sono molto fiero della mia squadra composta appunto da Barone, i fratelli Browngib e Giraldo Peppo pig.
Sicuramente una bella gara, ma qualcosa di contestabile non è mancato, per esempio la muta vietata (si sarebbe benissimo potuto incontrare un pinguino fossimo stati ad un'altra latitudine), la zona cambio troppo stretta (che spesso trasformava l'uscita in una coda degna di una coreografia da Autogrill), non ultimo un manto stradale degno della striscia di Gaza dopo un bombardamento. Quest'ultimo ha messo in difficoltà parecchi atleti facendoli cadere... purtroppo anche quattro dei nostri. Io non l'ho fatto solo perché andavo così piano da poter individuare tutte le zone a rischio. Ad essere pignoli anche nella corsa il cartello che indicava il bivio sarebbe dovuto essere più completo indicando da una parte l'arrivo dall'altra primo e secondo giro, mentre era indicato solo il primo; questo ha tratto in inganno alcuni di noi, che un po' per stanchezza, un po' per distrazione sono finiti per essere squalificati.
Comunque tirando le somme è stato un weekend "memorabile" come lo ha definito il nostro presidente Albiero, che si era fatto una super squadra per non dover fare niente lui...
Da sottolineare la premiazione di Rossi Juris la sera del Sabato (che ha dato sicura visibilità alla squadra), purtroppo penalizzata da musica troppo forte e dalla consueta lentezza che trasforma l'evento in una specie di notte degli oscar, in cui scopri categorie di cui il genere umano giustamente ignora l'esistenza.
Avanti tutta Delfini... siamo sempre i migliori
Dario
Ecco la classifica a squadre della Delfino in ordine d'arrivo
Classifica Triathlon Sprint individuale di sabato
ELBAMAN 28/09/2014
Prima o poi riuscirò a fare un Elbaman equilibrato!!! Onde evitare qualsiasi dubbio questo non significa che non sono contento del risultato; un undicesimo posto assoluto e un secondo di categoria M40 (in realtà mi hanno premiato come primo perché il primo assoluto era un M40, anche se PRO, ma all’Elbaman i PRO non sono distinti dagli AGE GROUP) rappresentano un risultato che alla vigilia avrei sottoscritto ad occhi chiusi. L’unico mio rammarico è rappresentato dal fatto che gli ultimi dieci chilometri di corsa sono letteralmente scoppiato! Sarà per il caldo o forse perché sono partito troppo forte nei primi chilometri a piedi, ma alla fine mi sono letteralmente cucinato sotto il solleone estivo, e mi è arrivato il conto dell’Elbaman, che a onor del vero è sempre molto salato. Poco mi conforta il fatto che seppur in crisi negli ultimi 10 km non mi ha superato nessuno, a testimonianza che il grande caldo non ha risparmiato nessuno. Per la cronaca subito dopo l’arrivo mi girava la testa e sono stramazzato a terra sotto gli occhi stupiti dei miei familiari e sono ritornato a questo mondo steso in un lettino dell’infermeria da campo allestita in prossimità dell’arrivo.
Ad eccezione di questo episodio mi sono goduto il risultato, e con il pensiero rivolto al futuro provo ad immaginare quale sarebbe stato il risultato con una gestione delle forze meno sconsiderata; ma sappiamo che nel triathlon "con i se e i ma non si va da nessuna parte", molto meglio ricominciare a lavorare a testa bassa...
Juris
Ad eccezione di questo episodio mi sono goduto il risultato, e con il pensiero rivolto al futuro provo ad immaginare quale sarebbe stato il risultato con una gestione delle forze meno sconsiderata; ma sappiamo che nel triathlon "con i se e i ma non si va da nessuna parte", molto meglio ricominciare a lavorare a testa bassa...
Juris
Triathlon Olimpico di CAVALLINO 28/09/2014
LIGERMAN TRIATHLON FESTIVAL: weekend BUM BUM per la Delfino Triathlon... per una volta lasciamo perdere i racconti e valutiamo solo le immagini...
Nella stessa giornata si è svolto anche l'AQUATHLON dove si sono cimentati i coniugi Cavallarin-Sfriso e la giovane promessa Alice Maggio, ottenendo un'ottimo terzo posto assoluto.
Nella stessa giornata si è svolto anche l'AQUATHLON dove si sono cimentati i coniugi Cavallarin-Sfriso e la giovane promessa Alice Maggio, ottenendo un'ottimo terzo posto assoluto.
Triathlon Sprint di JESOLO 27/09/2014
Alla kermesse jesolana, tra le ultime della stagione, l'unico atleta a rappresentare i colori della Delfino, è stato Michele Bellemo che ha ottenuto ancora una volta un egregio risultato, 25° assoluto su 275 arrivati, alle spalle del suo oramai "gregario" Massimo Cigana. Una splendida giornata di sole, rara di questi tempi, ha reso questo evento sportivo ancora più piacevole, conclusasi con un podio di tutto rispetto. Guardate qua..!!
IRONDELTA OLIMPICO 2014 21/09/2014
IRONDELTA SPRINT 2014 20/09/2014
Delfini sprint oggi in quel dei lidi ferraresi, tolto il dubbio d'una nottata temporalesca che faceva presagire ad una gara annacquata, ma il buon President c'aveva promesso che aveva ordinato il sole e difatti...così e' stato!
Sintetizzo la gara in una mattanza/tonnara sul nuoto. Ho brincato un gruppone nella frazione bike dai 35 di media, ma da spronare continuamente in quanto tutti "ciucciarioda". Una bellissima parte run col tracciato variato in meglio rispetto le scorse edizioni. Organizzazione ormai ineccepibile, ma pacco gara di sola t-shirt seppur tecnica. Senza nulla togliere ai combattivi Delfini anziani di servizio, plauso di merito alla giovine promessa Silvia in podio di categoria, scongiurando la sfiga della perdita del chip. Abbonata al podio anche la Clo, oltretutto prodiga il giorno dopo alla mezza d'Albarella ed ancora a premio. E finisher anche i new entry maschietti sempre piu' battaglieri ed entusiasti nel puro stile Delfiniano: "welcome on board!!!".
E alla compagine dell'olimpico di Domenica,com'è andata?
Bye by Tritri.
Sintetizzo la gara in una mattanza/tonnara sul nuoto. Ho brincato un gruppone nella frazione bike dai 35 di media, ma da spronare continuamente in quanto tutti "ciucciarioda". Una bellissima parte run col tracciato variato in meglio rispetto le scorse edizioni. Organizzazione ormai ineccepibile, ma pacco gara di sola t-shirt seppur tecnica. Senza nulla togliere ai combattivi Delfini anziani di servizio, plauso di merito alla giovine promessa Silvia in podio di categoria, scongiurando la sfiga della perdita del chip. Abbonata al podio anche la Clo, oltretutto prodiga il giorno dopo alla mezza d'Albarella ed ancora a premio. E finisher anche i new entry maschietti sempre piu' battaglieri ed entusiasti nel puro stile Delfiniano: "welcome on board!!!".
E alla compagine dell'olimpico di Domenica,com'è andata?
Bye by Tritri.
Lignano OLYMPIC TRIATHLON 20/09/2014
Dopo la delusione del Triathlon di Sottomarina, conclusosi con un dignitoso ma per me non soddisfacente 27mo posto in classifica, ecco arrivare un bel risultato in una gara a me cara. Sto parlando del triathlon di Lignano Sabbiadoro convertito quest'anno in Olimpico. Ci hanno preceduti di qualche ora gli Elite nell'ultima tappa del Grand Prix Italia: uno spettacolo incredibile... tutti i piu' forti atleti italiani scontrarsi in uno sprint al cardiopalma; la piu' impressionante la frazione di corsa dove il piu' lento correva forse a 3'/km.... pazzesco per noi che se corriamo sotto i 4 ci sembra di essere dei fenomeni!! mah!! Tornando all'olimpico: frazione di nuoto complessa.. 2x750 con tratto di corsa sulla spiaggia e lunghissima secca che ci ha obbligato a correre/delfinare in 40/50 cm di acqua. A complicare il tutto un'onda di risacca di circa 50cm che impediva una corretta visualizzazione delle boe... ma io sono un "Delfino", ex surfista e impavido nuotatore di canale chioggiotto. 7mo all'uscita dal nuoto insieme, come sempre nelle ultime gare, all'Elite Cigana. Decido di lasciarlo andare via in bici, ho altri 5 atleti che mi possono aiutare nei 40km di bici... Seconda frazione pericolosa per l'asfalto scivolosissimo... caduti in moltissimi anche se nessuno con gravi conseguenze. Scendo dalla bici e con un cambio a tempo di record sbuco dalla zona cambio in terza posizione. Ben presto pero' quattro atleti ben piu' giovani del sottoscritto mi raggiungono e mi sorpassano... neanche ci provo a tenere il loro passo... tengo il mio!! 10km volano e tendo d'occhio i miei avversari M1. Raggiungo l'arco d'arrivo: che emozione!
Per quanto riguarda livello organizzativo: Location perfetta, pacco gara sufficiente, pasta party e ristoro sufficiente, docce a pagamento, premi di categoria sufficienti. In ogni caso gara da consigliare e sicuramente da ripetere.
Michele
Per quanto riguarda livello organizzativo: Location perfetta, pacco gara sufficiente, pasta party e ristoro sufficiente, docce a pagamento, premi di categoria sufficienti. In ogni caso gara da consigliare e sicuramente da ripetere.
Michele
14° Triathlon Sprint Sottomarina di Chioggia 14/09/2014
Anche quest'anno la Delfino è stata protagonista di un grande evento sportivo. Infatti per il quattordicesimo anno consecutivo si è svolta la gara di Triathlon Sprint che vede Sottomarina come una delle manifestazioni più belle in Italia e non dico questo per autocelebrazione ma per un sano riscontro che si può vivere tra chi partecipa.
Per fortuna il tempo è stato clemente, in una stagione che ha visto veramente pochi giorni di bel tempo, siamo riusciti a scampare nuvole di Fantozziana memoria, che hanno reso infauste altre manifestazioni; ma d'altra parte lo ripeto, se il Presidente Albiero ordina il sole...il sole ci sarà!
La macchina organizzatrice è ormai ben rodata e approfitto di codesta vetrina per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a creare ciò, ognuno con il proprio contributo, comunque sottolineo importante.
Il nostro Presidente si è concesso ad interviste e alle riprese di un drone che non si sa perché ad un certo punto era diventato un androne con chiare velleità immobiliari.
Qui lo dichiaro non accetterò più di essere coinvolto in interviste senza diritto di parola e che mi fanno poi sembrare il maggiordomo della regina, o peggio la scorta armata.
La gara si è svolta nel solito tracciato, ormai ben conosciuto da atleti ospiti tradizionali, e bisogna dire che ci sono stati anche meno problemi nelle zone considerate nevralgiche.
Un capitolo a parte meriterebbero le comunicazioni con Il collega e amico Stefano Destro, che aveva l'arduo compito di comunicarmi il numero di pettorale degli ultimi atleti uomini e donne, e che è riuscito a gelarmi il sangue con frasi del tipo: " credo che l'ultima donna sia uscita circa 3 minuti fa, almeno credo fosse una donna". Per fortuna siamo riusciti comunque a cavarcela, ma propongo per il prossimo anno cuffie di colore diverso tra i sessi così da agevolare Stefano nel suo difficile compito.
Altro problema degno di nota, penso sia stato il calo di erezione del gonfiabile d'arrivo che ha vissuto un momento di vistosa defiance, grazie però all'intervento dei nostri tecnici il problema si è rapidamente risolto.
Il nostro Presidente non avrebbe mai accettato una situazione del genere vista già l'assenza del piccolo gonfiabile Fitri.
Le premiazioni si sono svolte nel bel giardino Moai e hanno visto una vera e propria festa, molti gli atleti premiati, chi per la consueta bravura, qualcun'altro per doti estetiche molto apprezzate da un vivace gruppo di fans.
Da sottolineare la presenza dei nostri ormai affezionatissimi ragazzi dell'associazione "il sorriso e la speranza" che con la loro simpatia hanno dato sicuramente un contributo notevole nella riuscita dell'evento.
Non ultima la presenza del sindaco e dell'assessore allo sport sempre sensibili alla nostra manifestazione.
Un grazie di cuore agli sponsor e a tutti quelli che con il loro prezioso aiuto hanno permesso la realizzazione di una giornata fantastica...
Dario
Per fortuna il tempo è stato clemente, in una stagione che ha visto veramente pochi giorni di bel tempo, siamo riusciti a scampare nuvole di Fantozziana memoria, che hanno reso infauste altre manifestazioni; ma d'altra parte lo ripeto, se il Presidente Albiero ordina il sole...il sole ci sarà!
La macchina organizzatrice è ormai ben rodata e approfitto di codesta vetrina per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a creare ciò, ognuno con il proprio contributo, comunque sottolineo importante.
Il nostro Presidente si è concesso ad interviste e alle riprese di un drone che non si sa perché ad un certo punto era diventato un androne con chiare velleità immobiliari.
Qui lo dichiaro non accetterò più di essere coinvolto in interviste senza diritto di parola e che mi fanno poi sembrare il maggiordomo della regina, o peggio la scorta armata.
La gara si è svolta nel solito tracciato, ormai ben conosciuto da atleti ospiti tradizionali, e bisogna dire che ci sono stati anche meno problemi nelle zone considerate nevralgiche.
Un capitolo a parte meriterebbero le comunicazioni con Il collega e amico Stefano Destro, che aveva l'arduo compito di comunicarmi il numero di pettorale degli ultimi atleti uomini e donne, e che è riuscito a gelarmi il sangue con frasi del tipo: " credo che l'ultima donna sia uscita circa 3 minuti fa, almeno credo fosse una donna". Per fortuna siamo riusciti comunque a cavarcela, ma propongo per il prossimo anno cuffie di colore diverso tra i sessi così da agevolare Stefano nel suo difficile compito.
Altro problema degno di nota, penso sia stato il calo di erezione del gonfiabile d'arrivo che ha vissuto un momento di vistosa defiance, grazie però all'intervento dei nostri tecnici il problema si è rapidamente risolto.
Il nostro Presidente non avrebbe mai accettato una situazione del genere vista già l'assenza del piccolo gonfiabile Fitri.
Le premiazioni si sono svolte nel bel giardino Moai e hanno visto una vera e propria festa, molti gli atleti premiati, chi per la consueta bravura, qualcun'altro per doti estetiche molto apprezzate da un vivace gruppo di fans.
Da sottolineare la presenza dei nostri ormai affezionatissimi ragazzi dell'associazione "il sorriso e la speranza" che con la loro simpatia hanno dato sicuramente un contributo notevole nella riuscita dell'evento.
Non ultima la presenza del sindaco e dell'assessore allo sport sempre sensibili alla nostra manifestazione.
Un grazie di cuore agli sponsor e a tutti quelli che con il loro prezioso aiuto hanno permesso la realizzazione di una giornata fantastica...
Dario
Mondiali di Powerman Duathlon Long Distance 07/09/2014
Fare una cronaca della gara mi risulta difficile perchè per me la gara non è durata solo 7 ore e 18 minuti, ma un anno intero, ossia è iniziata quando nel 2013 alla stessa gara sono caduto in bicicletta, mi sono rialzato e sono arrivato ai piedi del podio di categoria ITU M40. Da quel giorno, smaltita l'amarezza, ogni allenamento o metro percorso è stato fatto con in mente questa gara; con in mente l'obbiettivo di portare a casa una medaglia, seppur di categoria, ma sempre una medaglia mondiale.
Inutile dirvi che la gioia che ho provato quando mi hanno messo al collo la medaglia d'argento è stata talmente grande che mi ha ricompensato con gli interessi di tutto il tempo trascorso ad allenarmi, e anzi solo dopo aver attraversato il traguardo ho capito che ogni momento passato a nuotare, in bicicletta o a correre ha un "senso"; anche le cadute, gli infortuni e le delusioni hanno un "senso", e amplificano il gusto ti ottenere un risultato personale, qualsiasi esso sia.
Juris
ITU-M40 2. Rossi Juris – Treporti (VE) 1972 Delfino Triathlon Chioggia 7:18.02
Inutile dirvi che la gioia che ho provato quando mi hanno messo al collo la medaglia d'argento è stata talmente grande che mi ha ricompensato con gli interessi di tutto il tempo trascorso ad allenarmi, e anzi solo dopo aver attraversato il traguardo ho capito che ogni momento passato a nuotare, in bicicletta o a correre ha un "senso"; anche le cadute, gli infortuni e le delusioni hanno un "senso", e amplificano il gusto ti ottenere un risultato personale, qualsiasi esso sia.
Juris
ITU-M40 2. Rossi Juris – Treporti (VE) 1972 Delfino Triathlon Chioggia 7:18.02
Triathlon Sprint Cremona 07/09/2014
Sveglia alle 6:07.
2 ore spaccate di viaggio per raggiungere il Centro Sportivo Stradivari a Cremona. Un saluto all'amico Franzoso che trovo spesso in queste gare e una oretta di gara per l'esordio nella misura Sprint oramai con le fatiche dell'iron quasi smaltite.
Alle 15:00 ero in spiaggia. Tempi ottimizzati per una bella gara, ben organizzata, giunta infatti alle 16a edizione e con un buon lotto di partecipanti. Il centro è molto simile a quello di Asola: molto verde, piscine, campi da calcetto e da tennis. Bel posto. Per chi come me apprezza anche le gare in piscina (basta essere sinceri nel dichiarare i tempi) nuotare in relax in corsia non è così male. Esco in 12'30" e purtroppo constato ancora che la pausa agostana post-iron ha tolto parecchio al ritmo. Bici veloce e completamente chiusa al traffico (di questi tempi non è scontato) da fare in gruppetto. Forte ma non fortissimo. Ero fra quelli che tiravano e quando tiro io in bici non va bene. Corsa pianeggiante con un km su sterrato: raggiungo l'obbiettivo stagionale di correre finalmente uno sprint sotto i 4'. Il Garmin segna un bel 3'54" e va bene così. Veloce pasta e via a casa. Cremona è la patria del torrone e porto a casa 2 Sperlari e una delle più belle maglie tecniche collezionate in tutti questi anni di gare.
Angelo T.
2 ore spaccate di viaggio per raggiungere il Centro Sportivo Stradivari a Cremona. Un saluto all'amico Franzoso che trovo spesso in queste gare e una oretta di gara per l'esordio nella misura Sprint oramai con le fatiche dell'iron quasi smaltite.
Alle 15:00 ero in spiaggia. Tempi ottimizzati per una bella gara, ben organizzata, giunta infatti alle 16a edizione e con un buon lotto di partecipanti. Il centro è molto simile a quello di Asola: molto verde, piscine, campi da calcetto e da tennis. Bel posto. Per chi come me apprezza anche le gare in piscina (basta essere sinceri nel dichiarare i tempi) nuotare in relax in corsia non è così male. Esco in 12'30" e purtroppo constato ancora che la pausa agostana post-iron ha tolto parecchio al ritmo. Bici veloce e completamente chiusa al traffico (di questi tempi non è scontato) da fare in gruppetto. Forte ma non fortissimo. Ero fra quelli che tiravano e quando tiro io in bici non va bene. Corsa pianeggiante con un km su sterrato: raggiungo l'obbiettivo stagionale di correre finalmente uno sprint sotto i 4'. Il Garmin segna un bel 3'54" e va bene così. Veloce pasta e via a casa. Cremona è la patria del torrone e porto a casa 2 Sperlari e una delle più belle maglie tecniche collezionate in tutti questi anni di gare.
Angelo T.
Triathlon Olimpico di Lavarone 31/08/2014
Gara affollata di Delfini quella di Lavarone, ben 13 atleti della Delfino Triathlon pronti per affrontare 1500mt di nuoto, 40 km di bici e 10 km di corsa.
Alla partenza fissata per le ore 12,00 sono pronti 300 uomini e 40 donne, il clima pazzo degli ultimi giorni sembra avere pietà degli atleti e la gara si svolgerà completamente all’asciutto.
La frazione di nuoto si sviluppa con tre batterie, le dimensioni del lago obbligano gli atleti a compiere due giri del lago stesso per completare i 1500mt, pertanto la consueta “tonnara” è più accentuata del solito!!
La frazione bike invece si sviluppa in un giro unico su e giù per i monti circostanti, nonostante le impegnative salite, la seconda frazione risulta essere abbastanza veloce. Nota molto dolente il fatto che le strade erano aperte al traffico, pertanto la sicurezza degli atleti era costantemente a repentaglio.
Per finire la frazione della corsa credo sia stata un’agonia per tutti, non ho trovato un solo metro di percorso pianeggiante. Salite durissime su sentieri di montagna alternati a discese vertiginose!! Il tutto degno di una vera gara di trail!!
Nel complesso l’organizzazione è stata buona, il pacco gara sufficiente, pasta party veramente scarso!
13 delfini partiti e 13 delfini giunti al traguardo compreso il sottoscritto nonostante l’incidente in bici del giorno prima.
Alessandro
L'olimpico di Lavarone può essere definito senz'ombra di dubbio come una gara interessante, che consiglio a tutti....a tutti quelli per lo meno a cui la fatica non spaventa. Perché in effetti se da una parte i paesaggi bellissimi danno sollievo allo spirito, dall'altra il continuo saliscendi potrebbe demoralizzare.
La nostra avventura parte la sera precedente alla gara e direi che parte veramente in salita, in quanto arriviamo a Lavarone in pieno temporale. Ci sentiamo tuttavia tranquilli perché sappiamo che se anche un fulmine dovesse colpirci o una frana investirci colpirebbe prima sicuramente la macchina di Stefano Destro che ci sta seguendo...e per un banale calcolo delle probabilità si sa come andrebbero le cose.
La temperatura piuttosto bassa ci preoccupa un po', essere costretti ad accendere la stufa ad agosto suona male almeno quanto accendere l'aria condizionata a gennaio...ma siamo Delfini e sappiamo guardare oltre; ci si addormenta alla fine tra risate e cauto ottimismo per il domani. In fondo se il Presidente Albiero ordina il sole tra le 13 e le 16 è facile anche che venga ascoltato.
Al mattino seguente ci troviamo tutti al campo gara e siamo parecchi, alla Delfino c'è posto per tutti, sia per chi vive lo sport in maniera agonistica e sia per chi lo vive come momento di ritrovo e divertimento. Noto però che tra i Delfini si è imbucata anche un'otaria (una grossa foca per chi non lo sapesse), ah ma è Giuliano che mi saluta battendo le pinne in attesa di esibirsi...tranquillo Trive era colpa della muta.
Il laghetto di montagna si sa che non può essere caldo, ma che la muta fosse solo consigliata lo trovo quasi di cattivo gusto, tuttavia nonostante le dimensioni ridotte del lago e il discreto numero di partecipanti, non ci sono complicazioni da rilevare. Bici molto bella non aggiungerei altro...impegnativa ma abbordabile.
Capitolo a parte lo dedicherei alla corsa, un vero e proprio trail, che personalmente amo, ma definito da qualcuno in tempi non sospetti "andare a funghi", ci sarebbe voluta almeno la scarpa adatta, e non perché invitati alle sfilate milanesi. ma semplicemente per evitare di sfasciarsi su ripide discese fangose.
Altro pericolo era un fantomatico orso avvistato più volte da quelle parti...io più che altro ho visto montagne di escrementi degne del Giurassic Park, che potevano farti scivolare e spaccarti una gamba. Paesaggio molto bello con tratti nel bosco niente male, parecchia salita quello si.
Concluderei ringraziando tutti i Delfini e Otaria presenti per avere reso, chi con il proprio valore in gara, chi con la propria simpatia, una giornata speciale. Un grazie di cuore anche alle fidanzate presenti sempre disponibili ad incoraggiare e sostenere la squadra.
Dario
Alla partenza fissata per le ore 12,00 sono pronti 300 uomini e 40 donne, il clima pazzo degli ultimi giorni sembra avere pietà degli atleti e la gara si svolgerà completamente all’asciutto.
La frazione di nuoto si sviluppa con tre batterie, le dimensioni del lago obbligano gli atleti a compiere due giri del lago stesso per completare i 1500mt, pertanto la consueta “tonnara” è più accentuata del solito!!
La frazione bike invece si sviluppa in un giro unico su e giù per i monti circostanti, nonostante le impegnative salite, la seconda frazione risulta essere abbastanza veloce. Nota molto dolente il fatto che le strade erano aperte al traffico, pertanto la sicurezza degli atleti era costantemente a repentaglio.
Per finire la frazione della corsa credo sia stata un’agonia per tutti, non ho trovato un solo metro di percorso pianeggiante. Salite durissime su sentieri di montagna alternati a discese vertiginose!! Il tutto degno di una vera gara di trail!!
Nel complesso l’organizzazione è stata buona, il pacco gara sufficiente, pasta party veramente scarso!
13 delfini partiti e 13 delfini giunti al traguardo compreso il sottoscritto nonostante l’incidente in bici del giorno prima.
Alessandro
L'olimpico di Lavarone può essere definito senz'ombra di dubbio come una gara interessante, che consiglio a tutti....a tutti quelli per lo meno a cui la fatica non spaventa. Perché in effetti se da una parte i paesaggi bellissimi danno sollievo allo spirito, dall'altra il continuo saliscendi potrebbe demoralizzare.
La nostra avventura parte la sera precedente alla gara e direi che parte veramente in salita, in quanto arriviamo a Lavarone in pieno temporale. Ci sentiamo tuttavia tranquilli perché sappiamo che se anche un fulmine dovesse colpirci o una frana investirci colpirebbe prima sicuramente la macchina di Stefano Destro che ci sta seguendo...e per un banale calcolo delle probabilità si sa come andrebbero le cose.
La temperatura piuttosto bassa ci preoccupa un po', essere costretti ad accendere la stufa ad agosto suona male almeno quanto accendere l'aria condizionata a gennaio...ma siamo Delfini e sappiamo guardare oltre; ci si addormenta alla fine tra risate e cauto ottimismo per il domani. In fondo se il Presidente Albiero ordina il sole tra le 13 e le 16 è facile anche che venga ascoltato.
Al mattino seguente ci troviamo tutti al campo gara e siamo parecchi, alla Delfino c'è posto per tutti, sia per chi vive lo sport in maniera agonistica e sia per chi lo vive come momento di ritrovo e divertimento. Noto però che tra i Delfini si è imbucata anche un'otaria (una grossa foca per chi non lo sapesse), ah ma è Giuliano che mi saluta battendo le pinne in attesa di esibirsi...tranquillo Trive era colpa della muta.
Il laghetto di montagna si sa che non può essere caldo, ma che la muta fosse solo consigliata lo trovo quasi di cattivo gusto, tuttavia nonostante le dimensioni ridotte del lago e il discreto numero di partecipanti, non ci sono complicazioni da rilevare. Bici molto bella non aggiungerei altro...impegnativa ma abbordabile.
Capitolo a parte lo dedicherei alla corsa, un vero e proprio trail, che personalmente amo, ma definito da qualcuno in tempi non sospetti "andare a funghi", ci sarebbe voluta almeno la scarpa adatta, e non perché invitati alle sfilate milanesi. ma semplicemente per evitare di sfasciarsi su ripide discese fangose.
Altro pericolo era un fantomatico orso avvistato più volte da quelle parti...io più che altro ho visto montagne di escrementi degne del Giurassic Park, che potevano farti scivolare e spaccarti una gamba. Paesaggio molto bello con tratti nel bosco niente male, parecchia salita quello si.
Concluderei ringraziando tutti i Delfini e Otaria presenti per avere reso, chi con il proprio valore in gara, chi con la propria simpatia, una giornata speciale. Un grazie di cuore anche alle fidanzate presenti sempre disponibili ad incoraggiare e sostenere la squadra.
Dario
Triathlon Medio Città di Lovere 24/08/2014
Il medio di Lovere può essere senz'altro definita una bella gara, pur se alla prima edizione, l'Organizzazione ha saputo gestire al meglio l'evento, solo il pacco gara si potrebbe ironicamente definire poverello, una maglietta e una borraccia è un po' pochino, ma parliamo della gara.
La location è molto bella sul Lago d'Iseo, comoda la zona cambio, che ha ospitato circa 300 atleti. La partenza tutti insieme sinceramente, se pur spettacolare, mi ha messo un po' in difficoltà, perché schiacciato nel mezzo, mi ero fatto prendere dal panico non riuscendo a respirare, comunque superato lo shock il tracciato era semplice ed abbordabile.
La frazione di bici è veramente bella, costeggia il lungo lago, evidenziando paesaggi spettacolari, snodandosi in bastoni che ti permettevano di incrociare i tuoi compagni di squadra; inoltre è stata mantenuta la celebre salita di Sarnico che molti già conoscono... e che possiede sicuramente il suo perché...
La corsa è forse un po' più noiosa, ma comunque ben strutturata in un percorso piuttosto breve, tra centro di Lovere e lungo lago, da ripetere 6 volte.
Ottima esperienza che consiglio, come ottima è stata la compagnia dei miei amici Gib junior e Bozzato, che ringrazio; ci siamo divertiti!
Dario
8° Triathlon Faakersee Karnten - Olympischen distanz 23/08/2014
Coi Cavallarin's io e la Niki approfittiamo per un fine settimana ospiti da amici nell'alto Friuli in Carnia qual tappa d'avvicinamento all'Olimpico del lago di Faak in Carinzia. Gara facente parte del Campionato Austriaco e di consolidata organizzazione, ci aspetta la partenza della nostra batteria, cuffie verdi alle 11 ed 11.10 le donne.
Meteo infausto col lago freddo ma che la muta permette d'affrontare e la pioggia fedele compagna su bike e run... decisamente un edizione in ammollo! Il tifo del numeroso pubblico è una costante peculiare di tal triathlon e ti da la giusta carica e calore. Affronto la gara in relax e mi mangio con gli occhi il paesaggio circostante, la pioggia mi svapora addosso... e oggi sicuramente non soffro il caldo. La frazione schwimmen passa e mi concentro sui 4 giri rad scorrevoli (seppur con due strappi in salita) attorno al lago e poi mi godo i due giri lauf dentro la foresta. Taglio il traguardo, ristoro... ma è ora della doccia che da fermo comincio a sentire l'ipotermia che arriva... meglio prevenire!
E' volata presto ed anche se qua ho fatto meglio due anni fa, sono orgoglioso del mio 2-56'-49". Ho quasi voglia di rifare il percorso, ma il caso è archiviato. Ora si pensa alla prossima sfida: Lavarone, next week...
Bye by Tri
Meteo infausto col lago freddo ma che la muta permette d'affrontare e la pioggia fedele compagna su bike e run... decisamente un edizione in ammollo! Il tifo del numeroso pubblico è una costante peculiare di tal triathlon e ti da la giusta carica e calore. Affronto la gara in relax e mi mangio con gli occhi il paesaggio circostante, la pioggia mi svapora addosso... e oggi sicuramente non soffro il caldo. La frazione schwimmen passa e mi concentro sui 4 giri rad scorrevoli (seppur con due strappi in salita) attorno al lago e poi mi godo i due giri lauf dentro la foresta. Taglio il traguardo, ristoro... ma è ora della doccia che da fermo comincio a sentire l'ipotermia che arriva... meglio prevenire!
E' volata presto ed anche se qua ho fatto meglio due anni fa, sono orgoglioso del mio 2-56'-49". Ho quasi voglia di rifare il percorso, ma il caso è archiviato. Ora si pensa alla prossima sfida: Lavarone, next week...
Bye by Tri
UK Ultimate Triathlon - IRONMAN 17/08/2014
9:44 amazing!
Michele Tiozzo, il Delfino "onorario" varcato oltre confine in cerca di fortuna, ha partecipato all'Ironman "UK Ultimate Triathlon", arrivando 1° assoluto, avete capito bene, non primo di categoria (come inizialmente si pensava), ma PRIMO SU TUTTI!! Certo, i partecipanti erano solo un centinaio e mancavano i "forti", come ci tiene a precisare Michele, ma quando ricapiterà una soddisfazione del genere?! Quello che vale è il tempo ottenuto in gara, la coppa è solo un bonus.
"Finalmente il giorno della gara con sveglia alle 4 vista la partenza del nuoto alle 7. Il campo gara e' a Whitchurch (Shropshire) nel centro Inghilterra, la gara è descritta veloce con bici flat e corsa very flat. Beh, quello che gli inglesi intendono per flat non è proprio come lo intendiamo noi, infatti il percorso bici, pur essendo veloce, è ondulato con alcuni falsi piani e anche il tragitto corsa presentava leggere salite e discese. Le 140.6 miglia sono in versione multi-laps: nuoto nel laghetto Dearnford, 6 giri con uscita dall'acqua all’australiana, 4 giri nel countryside inglese per la bici e 4 giri di corsa tra erba, sterrato e cemento. Le previsioni del tempo sono quelle tipiche inglesi, variabile con schiarite, showers (piogge passeggere) e vento in crescendo per il pomeriggio. Sono un po' impensierito perché le condizioni del tempo potrebbero influire sulla mia performance. Comunque, contro le aspettative, alle 7 c'è il sole. Si parte puntuali, l'obiettivo per il nuoto è di rimanere sotto i 65 minuti. Il nuoto passa in fretta, al primo esco in 10’20’’, riesco a rimanere costante anche nei successivi 5 e all'ultimo giro esco dall'acqua in 1h4'28'': ottimo e obiettivo raggiunto. Prepariamoci per la seconda frazione. Per tutto il primo giro (circa un'ora e venti) sento i muscoli delle gambe traumatizzati dal nuoto; riesco comunque ad essere costante per tutti i 180km. Tra qualche pioggerella e raffiche di vento, ogni tanto si intravede anche qualche raggio di sole. Scendendo dalla bici il mio cronometro segna 5h32, sono soddisfatto, considerando il percorso ondulato, ho ancora la possibilità di fare un buon tempo. Uscendo da T2 il mio cronometro segna 6h44'...così tanto! Sono un po' demoralizzato, perché questo significa che per fare un sub 10h devo correre la maratona in 3h15! La vedo difficile! Personalmente ho un personale in maratona di 2h54 ottenuto lo scorso novembre ad Istanbul, inoltre ad aprile alla maratona di Londra ho fatto un ottimo 3h09, ma questa volta e’ diverso in quanto ho già 180k di bici sulle gambe (senza considerare i 3.8k di nuoto). Beh, vale comunque la pena provarci. Il tragitto di corsa non segna i km percorsi e quindi mi devo basare esclusivamente sulle mie sensazioni. Decido di fare una prima parte easy cercando la fluidità della corsa; dopo 50' aumento un po', all'inizio del terzo giro aumento ancora. Nel frattempo cominciano anche ad arrivare i primi fastidi allo stomaco (oltre quelli alle gambe ovviamente) e non mi va più di mangiare niente! Ma con ancora più di un'ora e mezza rimasta non posso fare l'errore di non nutrirmi e quindi decido di prendere solo liquidi (acqua, energy drink e gel) alle varie stazioni. All'ultimo giro (6,5 miglia) sento che le mie gambe a questo punto corrono da sole e quando mancano solo poche centinaia di metri all’arrivo sento lo speaker dire "....the winner of the 2014 ultimate UK Triathlon..." controllo il cronometro che segna 9h44 accelero per il rush finale e sono il primo assoluto a tagliare il traguardo! Non ci posso credere...arriva un sacco di gente a complimentarsi! Essendo un percorso multi lap con varie gare non sono mai stato consapevole che stavo conducendo la gara. Verrò poi a sapere che sin da quando ho messo giù la bici avevo già circa 10' dal secondo. Sinceramente sono particolarmente soddisfatto del tempo ottenuto, aver abbattuto il muro delle 10h nella distanza Iron è fantastico! Ovviamente sono sorpreso e impressionato di un incredibile 3h00 nella maratona (anche a questo punto nutro qualche dubbio sulla distanza percorsa)! Poi il fatto di essere arrivato primo assoluto è un bonus. Una soddisfazione mai avuta prima e soprattutto una gara come questa. Ma questo è dovuto al numero ridotto di partecipanti che probabilmente si sono allenati molto meno di quanto ho fatto io. Ora un po' di meritato riposo visto che non ho in programma altre gare per il resto della stagione (qui in Inghilterra fa già freddo). Poi tornerò gradualmente ad allenarmi regolarmente e penseremo alla prossima stagione visto che sono già iscritto all'Iron di Roth 2015, descritta come la mecca del Triathlon e altamente raccomandata dai miei amici delfini! Obiettivo per il prossimo anno è di confermare l'ottima prestazione di quest'anno in un percorso impegnativo come Roth. Personalmente sono sempre alla ricerca di nuove sfide e questa e’ una di quelle. Mi auguro di riuscire ad allenarmi regolarmente come ho fatto quest'anno perché vivendo a Londra e alla continua ricerca anche di nuove sfide professionali tutto potrebbe cambiare".
Michele T.
Swim 01:06:23
T1 00:02:51
Bike 05:32:48
T2 00:02:01
Run 03:00:50
Total 09:44:53
FARRA D'ALPAGO 04/08/2014
2x1000 la frazione di nuoto,
75K no draft con 500mt D+ la seconda frazione, 20K su sterrato il running:
questa la formula proposta da LigerTri nel medio di Santa Croce al Lago. Il
sottoscritto come unico rappresentante della Delfino Triathlon all'esordio
nella media distanza: nuoto e bici non mi preoccupano in quanto lunghezze
regolarmente coperte nelle normali sedute di allenamento mentre per i 20km di
corsa nutro qualche timore dal momento che in questa stagione raramente supero
i 10-12km. La pioggia caduta dalle 19 del sabato alle 8 della domenica prepara
per bene il fondo della terza frazione che si svolgera' prevalentemente su
sterrato all'interno della pineta adiacente al lago.
Ore 7 lo start, 130 gli audaci che ancora mezzi addormentati iniziano a nuotare in direzione della prima boa: 1000 mt, uscita dall'acqua, breve corsa e di nuovo dentro per il secondo giro. A seguire la bici per un totale di 5 lap intorno al lago: mediamente 100mt di dislivello a giro. Piccola nota polemica: perche' se uno decide SPONTANEAMENTE di iscriversi ad una gara no draft si incolla alla ruota di chi lo precede? Vabbe', lasciamo stare, altrimenti rischiamo di scadere nel volgare... Due ore in sella passano relativamente presto, sara' per il paesaggio o forse per il sole che torna a fare capolino.
Riposta la bici inizia quella che ho definito un'AGONIA: 20km interminabili nel fango viscido all'interno della pineta. Per fortuna i frequenti spugnaggi e ristori alleviano le pene che scontiamo nella terza frazione.
Chiudo con un tempo e un piazzamento soddisfacenti per un esordio nel medio anche se la distanza olimpica si addice maggiormente alle mie caratteristiche fisiche e caratteriali. Location ideale per un triathlon, organizzazione nell'insieme buona, pacco gara appena sufficiente per una gara cosi' costosa visto che e' anche senza Rank, ristoro buono, pasta parti sufficiente, docce fredde, premi per podio di categoria inesistenti (stile LigerTri).
Alla prox (sicuramente non un 70.3).
Michele B.
Ore 7 lo start, 130 gli audaci che ancora mezzi addormentati iniziano a nuotare in direzione della prima boa: 1000 mt, uscita dall'acqua, breve corsa e di nuovo dentro per il secondo giro. A seguire la bici per un totale di 5 lap intorno al lago: mediamente 100mt di dislivello a giro. Piccola nota polemica: perche' se uno decide SPONTANEAMENTE di iscriversi ad una gara no draft si incolla alla ruota di chi lo precede? Vabbe', lasciamo stare, altrimenti rischiamo di scadere nel volgare... Due ore in sella passano relativamente presto, sara' per il paesaggio o forse per il sole che torna a fare capolino.
Riposta la bici inizia quella che ho definito un'AGONIA: 20km interminabili nel fango viscido all'interno della pineta. Per fortuna i frequenti spugnaggi e ristori alleviano le pene che scontiamo nella terza frazione.
Chiudo con un tempo e un piazzamento soddisfacenti per un esordio nel medio anche se la distanza olimpica si addice maggiormente alle mie caratteristiche fisiche e caratteriali. Location ideale per un triathlon, organizzazione nell'insieme buona, pacco gara appena sufficiente per una gara cosi' costosa visto che e' anche senza Rank, ristoro buono, pasta parti sufficiente, docce fredde, premi per podio di categoria inesistenti (stile LigerTri).
Alla prox (sicuramente non un 70.3).
Michele B.
1° AQUATICRUNNER ITALY XTRIM BORDER LAGOON 03/08/2014
Ha inizio tutto il 20 gennaio quando si aprono le pre-scrizioni a questa gara: Aquatic Runner.
Molti dubbi se provare l’iscrizione per il Curriculum che serve alle spalle, ed il mio era appena sufficiente, in quanto alcuni requisiti risalgono a 4 anni fa.
Decido di provare è cosi sono stato sorteggiato per la qualifica, passato il test: EVVIVA (in quanto rappresentava già quasi mezza gara).
Ed è così che arriva il 3 agosto il primo Aquatic Runner, la prima corsa anfibia in Europa, il primo brevetto (seppur virtuale) di uomo-anfibio, fantastico nella sua idea, splendida nella sua location e realizzazione.
Mi ritrovo alle 7 davanti la partenza con gli Amici Amà e Franzoso ed altri 80 Ironman con molte gare alle spalle sulle lunghe distanze.
Ecco il via, si inizia la prima frazione con la corsa e come sempre si parte in apnea, ma presto arriva anche la prima frazione di nuoto dove l’acqua aveva una temperatura ideale pur essendo le 7:30. Stabilisco il mio ritmo per gestire la gara, e così si passano le varie isole e i vari canali. Controllo sempre l’orologio per verificare i tempi e non rischiare di trovare i cancelli chiusi.
Le scarpe si appesantiscono, ma ormai ci sono (penso); l’ultimo pezzo natatorio circa 1.6 Km, ma la stanchezza e il peso delle scarpe è immenso, allora uso la testa e dico che ce la posso fare; è così che vedo la riva e successivamente il traguardo, il parco delle rose di Grado: FINISHER.
Riflessioni a freddo: gara spettacolare, ti porta a sentire il proprio io come in una meditazione, poi attraversare tutte quelle isole con le proprie forze senza ausilio di imbarcazioni, ti senti parte della natura, ma non dimentichiamo la partenza, Lignano Sabbiadoro un paese veramente ben curato e attento all’ospitalità, e Grado una bellissima cittadina.
Denis
CLASSIFICA FINALE (approvata giudici di gara CSEN Nuoto/Corsa in linea)
C.Ass T.M. P.B C.Sx Bib ATLETA ARRIVO
16 11 14 28 AMA' ALBERTO 03:13:04
45 36 32 41 48 FANTON DENIS 03:38:04
Molti dubbi se provare l’iscrizione per il Curriculum che serve alle spalle, ed il mio era appena sufficiente, in quanto alcuni requisiti risalgono a 4 anni fa.
Decido di provare è cosi sono stato sorteggiato per la qualifica, passato il test: EVVIVA (in quanto rappresentava già quasi mezza gara).
Ed è così che arriva il 3 agosto il primo Aquatic Runner, la prima corsa anfibia in Europa, il primo brevetto (seppur virtuale) di uomo-anfibio, fantastico nella sua idea, splendida nella sua location e realizzazione.
Mi ritrovo alle 7 davanti la partenza con gli Amici Amà e Franzoso ed altri 80 Ironman con molte gare alle spalle sulle lunghe distanze.
Ecco il via, si inizia la prima frazione con la corsa e come sempre si parte in apnea, ma presto arriva anche la prima frazione di nuoto dove l’acqua aveva una temperatura ideale pur essendo le 7:30. Stabilisco il mio ritmo per gestire la gara, e così si passano le varie isole e i vari canali. Controllo sempre l’orologio per verificare i tempi e non rischiare di trovare i cancelli chiusi.
Le scarpe si appesantiscono, ma ormai ci sono (penso); l’ultimo pezzo natatorio circa 1.6 Km, ma la stanchezza e il peso delle scarpe è immenso, allora uso la testa e dico che ce la posso fare; è così che vedo la riva e successivamente il traguardo, il parco delle rose di Grado: FINISHER.
Riflessioni a freddo: gara spettacolare, ti porta a sentire il proprio io come in una meditazione, poi attraversare tutte quelle isole con le proprie forze senza ausilio di imbarcazioni, ti senti parte della natura, ma non dimentichiamo la partenza, Lignano Sabbiadoro un paese veramente ben curato e attento all’ospitalità, e Grado una bellissima cittadina.
Denis
CLASSIFICA FINALE (approvata giudici di gara CSEN Nuoto/Corsa in linea)
C.Ass T.M. P.B C.Sx Bib ATLETA ARRIVO
16 11 14 28 AMA' ALBERTO 03:13:04
45 36 32 41 48 FANTON DENIS 03:38:04
30° CHALLENGE ROTH 20/07/2014
Namnori. Sono Namnori. Ironman alla
rovescia. Posso parlare solo del mio quindi non posso non dire che il
mio Ironman 2014 parte da un Non Ironman del 2012… anno in cui mesi
di preparazione sono andati in fumo per un infortunio dell’ultima
ora, prodotto giusto 2 settimane prima della partenza, in un modo che
non so ancora dire come… ma che mi ha insegnato e ribadito, se mai ce
ne fosse bisogno, il senso del limite e della casualità. O il senso
nascosto delle cose. Il mio Ironman 2014 parte quindi da una
“sconfitta”, e la lunga preparazione che impone una distanza di
questo genere è stata per me un percorso alla scoperta di quanto
sono debole, non di quanto sono forte. O per lo meno delle due cose
insieme. Da 9 mesi, dal novembre 2013, ci si allena con l’obbiettivo
della lunga distanza. Intimorito dal “fallimento” di 2 anni prima
fisso come target i 9 allenamenti a settimana. 3 nuoti, 3 bici, 3
corse. Punto. Quella era la misura massima che i miei tempi mi
consentivano. Una misura comunque eccezionale e non ripetibile
nell’ordinarietà, contrattata e concordata con il resto della
famiglia. Un limite da non superare. Dentro quel limite sarebbe nato
il mio Ironman. Non al di fuori. Paletti e vincoli. Non risorse
infinite. Quanto sono debole… non quanto sono forte. Della Delfino
siamo in 11 matti a tentare l’avventura, oltre a me i miei fidi
compagni della triade: Luca e Stefano. Gli “avversari” del
triumvirato: Nicola, Paolo e Daniele. Il grande Alberto da Adria.
Quei matti del Mauro e Massimiliano, “il Lucio” ed Ettore. Primi
e storici IronMan clodiensi. C’è chi può e sceglie di allenarsi
di più, c’è chi pur potendo non si allena di più, c’è chi non
può che allenarsi di meno…magari troppo poco. Chi si allena
fortissimo sulla frazione forte, chi cerca di migliorare la frazione
debole. Ognuno cerca la via che ritiene migliore per arrivare alla
meta, distante comunque mesi di fatiche e allenamenti. A Roth ci
arriviamo venerdi, dopo 12 ore di viaggio. Sabato sbrighiamo le
pratiche di registrazione e sistemazione zone cambio, che sono 2 e a
10 km di distanza l’una dall’altra. La domenica sveglia alle 4,
arrivo trafelato in zona cambio col terrore della esclusione (ci
avevano detto “noi essere crucchi noi chiudere alle 06:15”),
gonfiata di tubolari e attesa della partenza. Ci sono tutti i
migliori triatleti al mondo: Timo Bracht, Luke McKenzie, Pete Jacobs
(vincitore di Kona 2012), Eneko Lanos, fra le donne c’è Mirinda
Carfrae (ultima vincitrice di Kona), che corre come un uomo la
maratona. Timo e Mirinda vinceranno la gara degli eroi. E poi ci sono
3500 “umani” all’inseguimento del loro piccolo sogno. Mi
dicono che ci si commuove alla fine dell’Ironman. Nel mio Namnori
mi commuovo all’inizio. Alle 6:30 di mattina contemplando
l’albeggiare sulle 3.500 TT piazzate e pronte a partire. Penso un
attimo con gratitudine a chi è rimasto a casa e mi ha “consentito”
di viverlo. Sarà una bella giornata. Non potrà che essere bella.
Nel mio Namnori è previsto solo lo stare bene. Non ci si può
permettere di stare male quando si è così fortunati da essere a
Roth, a fare un Ironman, con i tuoi amici e gli atleti più forti al
mondo che rischi ti svernicino in bicicletta. Abbiamo delle cuffie
con stampata l’ora di partenza: 7:30. Entriamo in acqua nel canale
alle 7:25. Sto benissimo e non vedo l’ora di cominciare. Colpo di
cannone. L’acqua scivola via veloce. Controllo il ciglio del canale
con la gente seduta quando respiro a destra; vedo le boe, la gente
delle prime partenze quando respiro a sinistra. Botte poche. Meglio.
Non le sopporto. Sono una cosa idiota. Se volevo fare pugilato salivo
sul ring. Faccio Triatlhon. Non toccatemi please. Statemi distante.
Alla boa dei 1440 metri (dicono con teutonica precisione) butto
l’occhio al Garmin: 23:51. Passo da 12:30 sui 750 più o meno.
Penso a quel matto del Mauro che 2 settimane prima mi aveva fatto
fare 2 volte 750 a 11 dicendomi “mi vago cossì”. Appunto. Ti xe
matto. Io continuo col mio passo in centro canale. Sono tutti
spostati sui bordi. Bho. Passo un sacco di gente in completo relax.
E’ un bell’andare. Ringrazio Mik Bellemo per la fatica che mi ha
fatto fare tutto l’anno dietro di lui in corsia. Dopo altri 1900
metri ributto l’occhio al Garmin e vedo che il passo è calato.
Forse la corrente o forse il lato sbagliato del canale, ma va bene in
ogni caso. Becco una calcagnata terribile da uno che arranca manco
fosse al corso base. Per fortuna mi prende la parte alta
dell’occhialino. Vedo le stelle e lo maledico. Gli ultimi 400 metri
sono di traffico e ingorgo. Esco dall’acqua e non ricordo più il
mio numero. Azzardo un 2697…entro nel tendone. Mi tolgo la muta
ovviamente con la cerniera incastrata, butto giù la roba…NON ERA
LA MIA SACCA!!! Porco…ritiro…idiota…ma che cazz di num…Luca!
Luca aveva il 2600…io 3 numeri meno….2597….non 2697!!! Esco in
costume dal tendone…la sacca di questo…gli rovino la gara…azz…la
rimetto al posto giusto. Prendo la mia. Un giudice mi ferma “I
bring the wrong bag! I put the other bag in the right place”.
“Sure???”. “Sure sure…i promise!!!”. Mamma mia che incubo.
Avevo scelto la comodità e non il cambio veloce, ma così è troppo!
Mi metto pantabici e maglia bici e mi caccio a pedalare incavolato
come una bestia. Ritrovo la calma dopo 20km…mi piazzo sui miei bpm.
Potrei fare la gara senza velocità. Quella è una variabile
dipendente. Quella indipendente è il cardio. In bici mi rendo conto
che non è “solo” l’Ironman di Roth, il più antico e famoso
Ironman del continente, è l’Ironman di tutta la zona attraversata
dalla bici: un anello di 90 km di paesetti di gente “felice” di
farti festa. Famiglie sul ciglio della strada che salutano tutti. Bar
allestiti coi banconi in strada e gran filiere di birra. Dicono 220
mila persone lungo il percorso. Penso alla cultura italiota per cui
strade chiuse uguale fastidio e mi viene il magone. Al 71esimo km
passaggio in salita a Solar Hill: pare di essere al Tour: 2 file di
persone. Migliaia di mani battenti, di voci urlanti ti fanno sentire
un po’ atleta vero. La cosa più bella però è quella che mi pare
essere “stima” negli occhi di chi ti applaude. E’ gente che sa
la fatica che stai facendo e quanto ci vuole per allenarla. Fa onore
a quella gente che lo sa. Non a me che la sto facendo. Nel mio
Namnori mi vedo con gli occhi dei bambini che mi danno il cinque.
Penso ai miei e non vedo l’ora di tornare a casa. Il secondo giro
fila via veloce… un po’ meno del primo. Mangio tutto quello che
riesco a mangiare, talvolta a sforzo. Barrette, gel, le banane del
rifornimento, un panino al prosciutto ed uno alla Nutella. Mi restano
impressi una cicciona di colore americana di nome Kirsten che se lo
finisce è molto più brava di me… e un irlandese Dave calvo col
testone e un barbone rosso da paura. Butto un occhio alle sue
borracce perché mi aspetto di vedere 2 Guinness da mezzo e resto un
po’ deluso nell’annotare banalissime borracce da gara. La palma
della più bella ad Alissa, una americana di origini giapponesi.
Faccio buona parte della gara scambiandomi le posizioni con Uwe il
tedesco e Rob l’inglese. In bocca al lupo gli dico… il T2 si
avvicina. Lascio la bici a uno dei moltissimi giovani volontari. Vedo
3500 sacche blu e non riesco ad orientarmi. Pessimo rapporto con le
zone cambio mi dico. “Please help me”. Una ragazzina con gli
occhi blu mi mostra sorridente la mia bag con numero 2597. La
ringrazio manco fosse una dea ed entro nel tendone. Cambio completo
anche lì. Metto roba comoda e le A2. Primo km. 4:36. 160 bpm. Crampi
al bicipite femorale sinistro. OPS! Mi dico 2 cose: vai più piano e
speriamo che passi. Passa per fortuna subito aiutato da un po’ di
magnesio. Mi piazzo a 150bpm. Anche qui la velocità non conta.
Quella che viene viene. A 150bpm vado a 5:20. Mi tengo quello che
viene. Ogni 2km c’è Wasser, Coke, Lemon, “Anguria”, biscotti e
brodo di pollo. Acqua e spugne in testa come se piovesse: non sono i
34 gradi di sabato ma è abbastanza caldo. La fortuna è che corriamo
all’ombra lungo il canale. La sfortuna è che corriamo su uno
sterrato lungo il canale. Siamo forti. Siamo deboli. La stessa cosa.
35km su 42 sono su terra. Arrivo al primo giro di boa al 12esimo. Al
14esimo incrocio Nicola. Incrocio poi solo Lucio e Gibbo camminante.
Altri dei miei amici non ne vedo. Cerco uno che vada al mio passo
tanto per fare un po’ di strada in compagnia ma non ne trovo. Poco
più veloci…poco più lenti. Ma nessuno che vada al mio. L’incrocio
con Doria produce quasi inconsapevolmente 2 km a 160bpm e 5 al km. Mi
impongo di rallentare e tornare ai miei cari 150bpm. Riguardo la
velocità. Sono magicamente passato a 5’40 dai 5’20 che ero. Mi
vengono in mente le parole del prof. Naccari “fai 1 km più forte?
Stai sicuro che quelli dopo li farai tutti più piano”. Non ho mai
fatto una maratona in vita mia. Non ho mai corso più di 21 km in
realtà quest’anno e 27 in vita mia. La maratona è una lunga
scoperta di quanto si è deboli, non di quanto si è forti. Di quanto
piano DEVI andare, non di quanto forte PUOI andare. Di quanto paghi
le presunzioni. Mi tengo il mio 5:40. Ogni tanto si abbassa di
qualche secondo. Speriamo di non aver sbagliato per troppi km. Il
cuore sale leggermente da un ristoro all’altro…ad ogni spugnaggio
scende a 150…anche sotto. Al mio 24esimo ho l’immagine di uno
spezzato rosso. Era Franzoso? Lui è al 34esimo. Bon, una scusa come
un’altra per occupare la mente: “mi mancano 10km per stare dove
sta Franzoso adesso”. Vado al secondo giro di boa, leggera
salitina, leggera discesina in asfalto. Si torna in bosco e argine
sterrato. 34esimo. Sono stufo. Posso cominciare col conto alla
rovescia o porta sfiga? Meno 8? Meno 8. Risento i crampi in
sottofondo… non so perché ma mi viene da pensare che se rallento
“sto” di più col piede a terra, se accelero di meno e forse il
muscolo si stressa meno. Quindi aumento. Leggerissimamente ma
aumento. E i crampi in sottofondo sfumano di nuovo invece di arrivare
e bloccarmi. C’è una lunga salita… la affronto corricchiando come
sulle uova. Vedo parecchia gente piegata, che si tiene le cosce, che
si ferma e cammina in quella tipica andatura da crampo deambulante.
Siamo deboli ragazzi… non forti. Bisogna capirlo una volta per
tutte. Se non accetti il limite il limite ti sconfigge. Puoi solo
chiedergli il permesso di andare un po’ più in là… per
cortesia… spostati… di darti l’illusione di essere più forte di
prima…quando in realtà ti irride dicendoti “non sei più forte
di quello che eri prima… ma più debole di quello che sarai dopo”.
36km. Meno 6. Arrivati? Sento tuoni nell’aria. 38 e centro paese.
Gente festante. “Angelo…RISPETTOOOO”. 40. Sento un “forza sei
arrivato”. Alzo la testa ed è il grande Alberto. Penso che si sta
facendo una camminata per salutarci noi scarsi che stiamo arrivando
ora e scopro dopo che invece stava concludendo la sua maratona. Ha
fatto un Iron in 10 ore. In questo lo è venuto a trovare l’uomo
col martello. Conclude camminando di pura sportività. Cosi si fa.
RISPETTO. Incrocio ancora Nicola che mi urla “vai Iroonnn”.
41…42…tappeti rossi e verdi…spalti…goccerelle di
pioggia…adulti che mi danno il 5 alto…bambini che mi danno il 5
basso. Sono tutti molto belli. Degli altri occhi blu mi porgono una
medaglia scrutandomi per carpire sintomi di svenimento incipiente. Ma
sto bene e si limitano a un “Congratulation. You are an Ironman”.
Mi guardo in giro stupito. Penso un attimo a casa. Non mi commuovo.
Io mi commuovo all’inizio. Non alla fine. L’Ironman si fa per
scoprire quanto si è forti. Ma io ho fatto anche un Namnori e non ho
solo scoperto quanto sono “forte”. Ho scoperto anche quanto non
lo sono.
Fuor di filosofia un gran ringraziamento ai miei compagni di allenamento, ai compagni di viaggio, a chi ha organizzato le cose per farle andare bene e a chi ci ha semplicemente accompagnato e ci ha detto “forza” lungo il percorso. A chi ha inventato la Delfino Triathlon… se non ci fosse stata… forse il 20 luglio 2014 facevamo tutti altro. Tutti finisher alla fine meno 2. Di uno i crucchi si stanno ancora chiedendo come abbia fatto a scomparire dai rilevamenti della maratona per rimaterializzarsi all’arrivo. Credo non lo capiranno mai perché la nostra fantasia li supera. Dell’altro dico solo che ne ha portato in TT all’arrivo almeno 2. La prossima volta toccherà a lui. IronMan. O Namnori. “Non è un problema”.
Angelo
Di seguito la "inofficial" results, nell'attesa che i giudici decidano le sorti del Gibbo: cartellino giallo, nero o rosso diretto?!
Fuor di filosofia un gran ringraziamento ai miei compagni di allenamento, ai compagni di viaggio, a chi ha organizzato le cose per farle andare bene e a chi ci ha semplicemente accompagnato e ci ha detto “forza” lungo il percorso. A chi ha inventato la Delfino Triathlon… se non ci fosse stata… forse il 20 luglio 2014 facevamo tutti altro. Tutti finisher alla fine meno 2. Di uno i crucchi si stanno ancora chiedendo come abbia fatto a scomparire dai rilevamenti della maratona per rimaterializzarsi all’arrivo. Credo non lo capiranno mai perché la nostra fantasia li supera. Dell’altro dico solo che ne ha portato in TT all’arrivo almeno 2. La prossima volta toccherà a lui. IronMan. O Namnori. “Non è un problema”.
Angelo
Di seguito la "inofficial" results, nell'attesa che i giudici decidano le sorti del Gibbo: cartellino giallo, nero o rosso diretto?!
TRIATHLON SPRINT QUINTO DI TREVISO (Coppa
Veneto) 13/07/2014
Tappa classica di coppa Veneto quella di Quinto. Piccola rappresentanza
di delfini (6) a sfidare le altre squadre della regione. Dopo aver posizionato
le bici in ZC infiliamo la muta per andare a rinfrescarci le idee nelle
gelide acque di sorgiva del Sile. Solite tre boe ma quest'anno nuotate in senso
orario; alcuni delfini, soprattutto l'inossidabile Naccari ed il sottoscritto
(piu' ossidabile di sicuro) vanno in crisi per l'acqua gelida che ti toglie il
fiato... Io reagisco mollando un po' il passo, Naccari soccombe uscendo
attardato dalla prima frazione. Percorso bici modificato in meglio con 4 giri
regolari anziche' i soliti 3 pieni di cambi di direzione.. Rientrato in zona
cambio ho le gambe belle sciolte da una bici veloce ma ragionata; parto per una
bella frazione veloce. Chiudo soddisfatto in 12a posizione e secondo di
categoria; Naccari recupera tra bici e corsa e finisce anche lui secondo di
categoria. Conte destinato al solito quarto posto; soddisfacente il piazzamento
degli altri delfini!
Ottimo ristoro, buono pasta party, scarsino pacco gara (solita Keyline), decisamente carina la medaglia per il podio di categoria. Contro ogni previsione meteo ci siamo anche goduti un ottimo clima.
Un saluto al resto della squadra in preparazione per il vicinissimo IronMan di Roth.
Michele B.
Ottimo ristoro, buono pasta party, scarsino pacco gara (solita Keyline), decisamente carina la medaglia per il podio di categoria. Contro ogni previsione meteo ci siamo anche goduti un ottimo clima.
Un saluto al resto della squadra in preparazione per il vicinissimo IronMan di Roth.
Michele B.
Campionato Italiano Triathlon Olimpico no-draft Iseo 2014 06/07/2014
Campionato Italiano di Triathlon
Olimpico no draft di Iseo: al via 1155 atleti da tutta Italia e una
discreta rappresentanza della Delfino. Altre volte in queste
occasioni siamo stati più numerosi, ma i 9 portacolori rappresentano
comunque una partecipazione sopra la media.
Posto bello e gara bellissima, molto ben organizzata, come in realtà ci si aspetta a una gara di titolo, partecipazione di alto livello. Venendo alla competizione: solita partenza in batteria distinte per categoria, con lo speaker che "sbeffeggiava" spiegando come gli S3 avessero lasciato a casa le morose, ma gli M1 (categoria confermata come la più numerosa) moglie e figli. Nuoto in Lago con muta facoltativa (indi obbligatoria), solite botte per trovare spazio e poi via tranquilli in acqua con poca onda. Lunga zona cambio a 200 metri dall'uscita, si recupera la bici e ci attende uno spettacolare percorso senza un metro di piano. Ci sono circa 20km di falsopiano in cui se hai voglia spingi ma rischi di bruciarti, sennò ti tieni. Poi 7km di salita vera, una picchiata di 3km e poi altri 3 di salita. Poi solo discesa fino alla zona cambio. Corsa cittadina, percorso pieno di curve e un caldo torrido impediscono di correre benissimo e trovare il ritmo. Mai vista tanta gente lungo il percorso e...dentro il percorso...ti passavano a 3:30 e passavi tu quelli che andavano a 5:00 in un continuo zigzagare fra atleti e attraversamenti folla. Venendo a noi alla fine tutti contenti della prestazione. Per molti era una tappa di avvicinamento a Roth…da fare forte, ma non “a tutta” (credo). Bozzatone primo di squadra con una gran bici e una gran corsa per totale di 2:39. Gara consistente. Mauro a 3 minuti sempre presente. Todaro un buon 2:50. Menzione speciale per Destro: chi ha messo in giro la fama che è scarso (forse lui stesso) mentiva sapendo di mentire. Fa un nuoto in 28’ contro i 26’ miei e i 27’ di Mauro...ma qualcuno lo ha mai visto in piscina? Fa una bici da paura in 1h35'' e riesce a tenere in corsa...anche se l'ho visto stravoltino. Altra menzione speciale per Massi Baldan: si narra che passando Destro gli abbia mostrato il Garmin dicendo "vago a 3'50". Porta a casa la solita frazione run da paura, ma oramai non è una novità. Piccola nota a margine: entrando in zona cambio col meraviglioso spezzato nuovo della Delfino mi fermano e mi dicono “non puoi usare lo spezzato in gare di titolo”. Per fortuna porto sempre sia spezzato che body. Metto il nuovo body societario e a posto così. Da ricordarsi per il futuro.
Angelo Todaro
Posto bello e gara bellissima, molto ben organizzata, come in realtà ci si aspetta a una gara di titolo, partecipazione di alto livello. Venendo alla competizione: solita partenza in batteria distinte per categoria, con lo speaker che "sbeffeggiava" spiegando come gli S3 avessero lasciato a casa le morose, ma gli M1 (categoria confermata come la più numerosa) moglie e figli. Nuoto in Lago con muta facoltativa (indi obbligatoria), solite botte per trovare spazio e poi via tranquilli in acqua con poca onda. Lunga zona cambio a 200 metri dall'uscita, si recupera la bici e ci attende uno spettacolare percorso senza un metro di piano. Ci sono circa 20km di falsopiano in cui se hai voglia spingi ma rischi di bruciarti, sennò ti tieni. Poi 7km di salita vera, una picchiata di 3km e poi altri 3 di salita. Poi solo discesa fino alla zona cambio. Corsa cittadina, percorso pieno di curve e un caldo torrido impediscono di correre benissimo e trovare il ritmo. Mai vista tanta gente lungo il percorso e...dentro il percorso...ti passavano a 3:30 e passavi tu quelli che andavano a 5:00 in un continuo zigzagare fra atleti e attraversamenti folla. Venendo a noi alla fine tutti contenti della prestazione. Per molti era una tappa di avvicinamento a Roth…da fare forte, ma non “a tutta” (credo). Bozzatone primo di squadra con una gran bici e una gran corsa per totale di 2:39. Gara consistente. Mauro a 3 minuti sempre presente. Todaro un buon 2:50. Menzione speciale per Destro: chi ha messo in giro la fama che è scarso (forse lui stesso) mentiva sapendo di mentire. Fa un nuoto in 28’ contro i 26’ miei e i 27’ di Mauro...ma qualcuno lo ha mai visto in piscina? Fa una bici da paura in 1h35'' e riesce a tenere in corsa...anche se l'ho visto stravoltino. Altra menzione speciale per Massi Baldan: si narra che passando Destro gli abbia mostrato il Garmin dicendo "vago a 3'50". Porta a casa la solita frazione run da paura, ma oramai non è una novità. Piccola nota a margine: entrando in zona cambio col meraviglioso spezzato nuovo della Delfino mi fermano e mi dicono “non puoi usare lo spezzato in gare di titolo”. Per fortuna porto sempre sia spezzato che body. Metto il nuovo body societario e a posto così. Da ricordarsi per il futuro.
Angelo Todaro
13^ PREALPI Triathlon Fest REVINE LAGO SPRINT 06/07/2014
Appuntamento classico per la Delfino Triathlon quello di Revine Lago con una buona partecipazione di atleti (un altro gruppo era impegnato ad Iseo). Giornata calda e lago che permette di nuotare senza muta. Partenza scaglionata in due batterie che permette di nuotare abbastanza tranquilli senza troppa ressa e botte in fase di inizio frazione natatoria.
La frazione di bici si mostra subito impegnativa, per il caldo, per il percorso nervoso e per la salitina (salitina!!) in centro a Revine che mette alle corde più di qualche atleta. I due giri scorrono comunque veloci e poi via per la parte conclusiva della corsa che comunque non è stata semplice con i continui cambi di pendenza.
Gara comunque bella con buoni risultati per la Delfino: solito podio per Michele Bellemo ormai abbonato al podio nelle gare del circuito Veneto e non solo! e primo posto di categoria per l'inossidabile Alberto Naccari.
Pasta party ben organizzato, a parte il forno crematorio del tendone in cui era allestito… Gentile e molto disponibile il personale.
Giornata piacevole e divertente come al solito in compagnia di amici e poi ritorno in ordine sparso.
Il sabato si è disputato anche il Tnatura Triathlon Cross a cui ha partecipato Claudia, Gianni e Giuliano; gara durissima per il caldo e per il percorso durissimo…
Ora non resta che aspettare le due settimane che ci separano da Roth ultimando la fase di preparazione con gli ultimi allenamenti.
POI LA GARA….
Ci sentiamo dopo Roth… SPEREMO
La frazione di bici si mostra subito impegnativa, per il caldo, per il percorso nervoso e per la salitina (salitina!!) in centro a Revine che mette alle corde più di qualche atleta. I due giri scorrono comunque veloci e poi via per la parte conclusiva della corsa che comunque non è stata semplice con i continui cambi di pendenza.
Gara comunque bella con buoni risultati per la Delfino: solito podio per Michele Bellemo ormai abbonato al podio nelle gare del circuito Veneto e non solo! e primo posto di categoria per l'inossidabile Alberto Naccari.
Pasta party ben organizzato, a parte il forno crematorio del tendone in cui era allestito… Gentile e molto disponibile il personale.
Giornata piacevole e divertente come al solito in compagnia di amici e poi ritorno in ordine sparso.
Il sabato si è disputato anche il Tnatura Triathlon Cross a cui ha partecipato Claudia, Gianni e Giuliano; gara durissima per il caldo e per il percorso durissimo…
Ora non resta che aspettare le due settimane che ci separano da Roth ultimando la fase di preparazione con gli ultimi allenamenti.
POI LA GARA….
Ci sentiamo dopo Roth… SPEREMO
T Natura Cross Triathlon Revine Lago 05/07/2014
Passaggio dal marchio X TERRA al T NATURA gestito dalla grande Silca Ultralight a Revine nell'ambito del 13° Prealpi Triathlon Fest, c'avventuriamo io (...con pupa al seguito) ed i coniugi Cavallarin nella sempre splendida location del lago di sfondo a tante nostre epiche battaglie per un tosto Olimpico MTB.
Meteo fantastico, caldo tollerabile qua nelle Prealpi Venete; ci muoviamo al rallentatore gustandoci anche la gita e il paesaggio circostante attendendo lo start delle 15. Il nuoto scorre nei due giri tipici con fuoriuscita dall'acqua che poi le prossime ore...saran sputare sangue: mtb 2 giri sulla carta neanche 400m di dislivello a tornata poteva starci. Poi si è rivelato un percorso ostico di 23 Km con salite ove non bastava neanche il rampichino con altrettante discese impercorribili e pericolose fatte a piedi con la debacle della Clo data dal suo istinto di autoconservazione e il crono alto (quasi 2h-30') mio e del Gianni; dopo una carambola in avanti che non so come ne sono uscito illeso e la bici pure, opto di rallentare ulteriormente.
In questi olimpici mtb ovvio che la bici non deve essere una passeggiata e la durezza ci sta, ma abbiamo concordato che è stata fin troppo estrema e 20 ritiri ne danno la conferma!
Fortunatamente nei 2 giri run attorno al lago (ed ancora qualche rampa da "scalare") le gambe trottano ancora portando a termine l'impresa.
Ottimi i ristori, ben segnalato il track mtb sempre coi volontari presenti nel bosco sui punti chiave ed un appagante pacco gara e pasta party finale la sera.
Ritorno alle gare serie dopo un po di pausa ed in un certo senso per me è stata un pò la prima volta nel Triathlon: la prima volta che... arrivo ultimo in classifica, ma con tanto d'intervista finale della speaker.
Domani tocca all'altra compagine dei Delfini con lo Sprint.
Da segnalare alla Capo redazione number one Cri e alla press agent veteran Ale Dextrowoman la new entry Niki pazientemente ad immortalarci in azione.
Final time:
-Cavallarin Gianni 3-42'-39", 51°/59
-Trivellato Giuliano 3-56'-43", 59°/59
Bye by Tri
Meteo fantastico, caldo tollerabile qua nelle Prealpi Venete; ci muoviamo al rallentatore gustandoci anche la gita e il paesaggio circostante attendendo lo start delle 15. Il nuoto scorre nei due giri tipici con fuoriuscita dall'acqua che poi le prossime ore...saran sputare sangue: mtb 2 giri sulla carta neanche 400m di dislivello a tornata poteva starci. Poi si è rivelato un percorso ostico di 23 Km con salite ove non bastava neanche il rampichino con altrettante discese impercorribili e pericolose fatte a piedi con la debacle della Clo data dal suo istinto di autoconservazione e il crono alto (quasi 2h-30') mio e del Gianni; dopo una carambola in avanti che non so come ne sono uscito illeso e la bici pure, opto di rallentare ulteriormente.
In questi olimpici mtb ovvio che la bici non deve essere una passeggiata e la durezza ci sta, ma abbiamo concordato che è stata fin troppo estrema e 20 ritiri ne danno la conferma!
Fortunatamente nei 2 giri run attorno al lago (ed ancora qualche rampa da "scalare") le gambe trottano ancora portando a termine l'impresa.
Ottimi i ristori, ben segnalato il track mtb sempre coi volontari presenti nel bosco sui punti chiave ed un appagante pacco gara e pasta party finale la sera.
Ritorno alle gare serie dopo un po di pausa ed in un certo senso per me è stata un pò la prima volta nel Triathlon: la prima volta che... arrivo ultimo in classifica, ma con tanto d'intervista finale della speaker.
Domani tocca all'altra compagine dei Delfini con lo Sprint.
Da segnalare alla Capo redazione number one Cri e alla press agent veteran Ale Dextrowoman la new entry Niki pazientemente ad immortalarci in azione.
Final time:
-Cavallarin Gianni 3-42'-39", 51°/59
-Trivellato Giuliano 3-56'-43", 59°/59
Bye by Tri
IRONLAKE BARBERINO DEL MUGELLO 22/06/2014
TRIATHLON OLIMPICO LAGO DI IDRO 22/06/2014
"alive in hell”...? bhè, direi proprio che oggi i due componenti della squadra della Delfino sono usciti più che bene da questo “inferno”….
Bellemo Michele 2h42min, Rocchi Alessandro 2h57min...non male direi!
Come descrivere questa gara? Dura, adrenalinica, piacevole, faticosa, divertente…
Allo start della frazione di nuoto i 220 triatleti iniziano subito a stringere i denti, la temperatura dell’acqua infatti è molto fredda, talmente fredda che piedi e mani dopo poco essere stati immersi cominciano ad essere doloranti…indenni usciamo, e una volta in bici assaporiamo subito le sensazioni nelle gambe che da li in avanti ci accompagneranno km dopo km, pedalata dopo pedalata. Questa frazione infatti è caratterizzata da 1800mt di dislivello, praticamente si sale per 30km! Quest’anno poi, il livello degli iscritti è molto più alto rispetto alle edizioni precedenti e questo si vede bene infatti durante le salite, molti atleti sfrecciano velocemente verso la cima con sicurezza, con esperienza e con eccelsa preparazione.
In zona cambio il 61° atleta ad arrivare è proprio Bellemo, il quale sarà poi protagonista di una performance podistica da paura con l’11° tempo assoluto di frazione (e qui entrano in gioco gli allenamenti legati alla gestione di gara: impeccabili!!!). Qualche minuto dopo il 105° a scendere dalla bici è il sottoscritto che percorre 8km dei 10 con forti crampi ad entrambe le gambe, riuscendo in qualche modo ad arrivare al traguardo piazzandosi alla 59° posizione assoluta di corsa (e qui entrano in gioco gli allenamenti legati alla gestione di gara: discutibili!!!)
Sia io che Michele ci guardiamo tutto sommato soddisfatti e dopo aver gustato pasta, birra e gelato ci promettiamo che l’anno prossimo affronteremo con maggior dedizione questa gara, fatta da atleti che usano cuore e sofferenza per distinguersi dagli altri concorrenti…senza dinamiche legate alle scie…senza calcoli fatti per guadagnare posti in classifica…senza dimenticare la vera essenza del triathlon...
A. Rocchi
Bellemo Michele 2h42min, Rocchi Alessandro 2h57min...non male direi!
Come descrivere questa gara? Dura, adrenalinica, piacevole, faticosa, divertente…
Allo start della frazione di nuoto i 220 triatleti iniziano subito a stringere i denti, la temperatura dell’acqua infatti è molto fredda, talmente fredda che piedi e mani dopo poco essere stati immersi cominciano ad essere doloranti…indenni usciamo, e una volta in bici assaporiamo subito le sensazioni nelle gambe che da li in avanti ci accompagneranno km dopo km, pedalata dopo pedalata. Questa frazione infatti è caratterizzata da 1800mt di dislivello, praticamente si sale per 30km! Quest’anno poi, il livello degli iscritti è molto più alto rispetto alle edizioni precedenti e questo si vede bene infatti durante le salite, molti atleti sfrecciano velocemente verso la cima con sicurezza, con esperienza e con eccelsa preparazione.
In zona cambio il 61° atleta ad arrivare è proprio Bellemo, il quale sarà poi protagonista di una performance podistica da paura con l’11° tempo assoluto di frazione (e qui entrano in gioco gli allenamenti legati alla gestione di gara: impeccabili!!!). Qualche minuto dopo il 105° a scendere dalla bici è il sottoscritto che percorre 8km dei 10 con forti crampi ad entrambe le gambe, riuscendo in qualche modo ad arrivare al traguardo piazzandosi alla 59° posizione assoluta di corsa (e qui entrano in gioco gli allenamenti legati alla gestione di gara: discutibili!!!)
Sia io che Michele ci guardiamo tutto sommato soddisfatti e dopo aver gustato pasta, birra e gelato ci promettiamo che l’anno prossimo affronteremo con maggior dedizione questa gara, fatta da atleti che usano cuore e sofferenza per distinguersi dagli altri concorrenti…senza dinamiche legate alle scie…senza calcoli fatti per guadagnare posti in classifica…senza dimenticare la vera essenza del triathlon...
A. Rocchi
AQUATHLON SOTTOMARINA 21/06/ 2014
Nella meravigliosa location del lungomare di Sottomarina presso i Bagni Clodia, oggi si e' disputata la doppia gara di Aquathlon.
I primi a partire i bambini dagli 8 ai 13 anni, in seconda convocazione le categorie Youth A 14-15 anni, Youth B 16-17 anni, Juniores 18 anni, Senior e Master dai 19 anni in su.
Giornata rovinata dal vento del primo mattino che non ci ha fatto disputare la gara in riva al mare, un vero peccato per lo spettacolo che poteva offrire ai nostri bagnanti, infatti abbiamo dovuto rimandare il diga to diga, gara di fondo in acque libere di 5km circa, che doveva partire alle 14.00 dopo l'aquathlon.
Prossima partenza per quest'ultima sabato 28 luglio ore 13.00, sempre che il vento non rovini tutto per l'ennesima volta.
Aquathlon svolto con qualche cambio nei percorsi, ma grazie soprattutto all'ospitalità data dalla direzione di Clodia Piscine e Fitness, con il servizio della piscina si e' potuta disputare la gara senza intoppi.
Buona affluenza di giovanissimi. La gara degli adulti valeva come titolo regionale, così sarà anche per la nostra gara di Triathlon Sprint del 14 settembre 2014.
Nel complesso giornata positiva. Finita la gara, ospitati tutti all'Euro Bar dove il sig. Siviero ha fatto pasta gratis per tutti. Io volevo ringraziare sinceramente tutto lo staff di Clodia Piscine e Fitness, i volontari della Protezione Civile e della Guardia Costiera che hanno dato assistenza.
Grazie sportivi, saluti.
Paolo Albiero
I primi a partire i bambini dagli 8 ai 13 anni, in seconda convocazione le categorie Youth A 14-15 anni, Youth B 16-17 anni, Juniores 18 anni, Senior e Master dai 19 anni in su.
Giornata rovinata dal vento del primo mattino che non ci ha fatto disputare la gara in riva al mare, un vero peccato per lo spettacolo che poteva offrire ai nostri bagnanti, infatti abbiamo dovuto rimandare il diga to diga, gara di fondo in acque libere di 5km circa, che doveva partire alle 14.00 dopo l'aquathlon.
Prossima partenza per quest'ultima sabato 28 luglio ore 13.00, sempre che il vento non rovini tutto per l'ennesima volta.
Aquathlon svolto con qualche cambio nei percorsi, ma grazie soprattutto all'ospitalità data dalla direzione di Clodia Piscine e Fitness, con il servizio della piscina si e' potuta disputare la gara senza intoppi.
Buona affluenza di giovanissimi. La gara degli adulti valeva come titolo regionale, così sarà anche per la nostra gara di Triathlon Sprint del 14 settembre 2014.
Nel complesso giornata positiva. Finita la gara, ospitati tutti all'Euro Bar dove il sig. Siviero ha fatto pasta gratis per tutti. Io volevo ringraziare sinceramente tutto lo staff di Clodia Piscine e Fitness, i volontari della Protezione Civile e della Guardia Costiera che hanno dato assistenza.
Grazie sportivi, saluti.
Paolo Albiero
70.3 CUSIOMAN 14/06/2014
Da dove iniziare se non dalla fine? Era
da tempo che non provavo la soddisfazione di portare a termine una
gara... egregiamente.
Gara inedita per noi, vista anche la lontananza della location che ci costringe a partire il giorno prima.
La pioggia torrenziale che abbiamo lasciato alla vigilia della partita Italia-Inghilterra, la troviamo anche l'indomani di primo mattino. E già sorgono i dubbi: fare o non fare la gara? Prossimi all'ora di partenza, la pioggia si attenua notevolmente; deciso, si parte, con cautela, ma si parte.
Il ritiro pacchi gara avviene vicino al cimitero del piccolo paese di Pettenasco: sarà mica un segnale?! Speremo ben...
Il contesto generale non permette di accogliere molti atleti, infatti non siamo più di 200.
Decido di fare tutta la gara in "controllo", tenuto conto anche della pericolosità delle strade rese viscide dalla pioggia.
Pronti via! Due giri sul lago d'Orta, considerato uno dei cinque laghi più puliti d'Europa, con uscita all'australiana. Abbiamo la muta, ma l'acqua non è così fredda. Mezz'ora di nuoto passa velocemente e, tolta la muta, si parte in bicicletta crono. Anche per questa frazione sono previsti due giri. Il percorso non è banale, la strada è un continuo saliscendi e le salite (e le discese) non sono adatte alla bici crono. Nel complesso, però, la temperatura fresca ed il percorso vario permette di trascorrere velocemente le ore in sella alla bici.
Il percorso della corsa è altrettanto vario, parte su asfalto, parte su sterrato e alcuni saliscendi. La temperatura sale lievemente, ma non a tal punto da compromettere l'esito finale della prestazione. Una buona domenica per me, Luca ed Angelo, e pensare che non prometteva nulla di buono...
Stefano
Gara inedita per noi, vista anche la lontananza della location che ci costringe a partire il giorno prima.
La pioggia torrenziale che abbiamo lasciato alla vigilia della partita Italia-Inghilterra, la troviamo anche l'indomani di primo mattino. E già sorgono i dubbi: fare o non fare la gara? Prossimi all'ora di partenza, la pioggia si attenua notevolmente; deciso, si parte, con cautela, ma si parte.
Il ritiro pacchi gara avviene vicino al cimitero del piccolo paese di Pettenasco: sarà mica un segnale?! Speremo ben...
Il contesto generale non permette di accogliere molti atleti, infatti non siamo più di 200.
Decido di fare tutta la gara in "controllo", tenuto conto anche della pericolosità delle strade rese viscide dalla pioggia.
Pronti via! Due giri sul lago d'Orta, considerato uno dei cinque laghi più puliti d'Europa, con uscita all'australiana. Abbiamo la muta, ma l'acqua non è così fredda. Mezz'ora di nuoto passa velocemente e, tolta la muta, si parte in bicicletta crono. Anche per questa frazione sono previsti due giri. Il percorso non è banale, la strada è un continuo saliscendi e le salite (e le discese) non sono adatte alla bici crono. Nel complesso, però, la temperatura fresca ed il percorso vario permette di trascorrere velocemente le ore in sella alla bici.
Il percorso della corsa è altrettanto vario, parte su asfalto, parte su sterrato e alcuni saliscendi. La temperatura sale lievemente, ma non a tal punto da compromettere l'esito finale della prestazione. Una buona domenica per me, Luca ed Angelo, e pensare che non prometteva nulla di buono...
Stefano
OLIMPICO DI BARDOLINO 14/06/2014
DUATHLON DI NIBBIANO - Campionati italiani 15/06/2014
IL MASSACRO DI NIBBIANO
PARTE SECONDA
Anche quest’anno i campionati italiani age group di duathlon distanza classica (10.000-41.000-5.000) no-draft, trovano il loro appuntamento in un contesto che, come l’anno prima, non si smentisce. Il caldo con i suoi 34 gradi alle 13.15 ora della partenza, la frazione della corsa con le continue salite e discese, gli 800mt di dislivello da affrontare in bici in un panorama attorniato dai colli piacentini e pavesi, rendono questa gara una fra le più dure del calendario fitri.
Tra i miei compagni di squadra sono l’unico che partecipa a questo evento denominato la scorsa stagione da alcuni di loro “il massacro di Nibbiano”, appunto per la sofferenza nelle gambe e nella mente che il percorso incute per più di 2 ore e mezzo di gara. Al via 230 uomini consapevoli che oggi non sarà certo una passeggiata, tanta sofferenza infatti si fa sentire già nella prima frazione di corsa. Le continue salite e discese da percorrere nei 4 giri da 2,5 km non ti permettono di tenere un ritmo continuo, lineare. Giro dopo giro i quadricipiti sono sempre più pesanti e imballati, le fibre muscolari di tali distretti perdono la loro elasticità, la loro contrazione, costringendoti quindi ad assumere uno stile di corsa dove è impossibile portare le ginocchia alte per avere slancio nella falcata…ora…con queste sensazioni salgo in bici, ed anche qui mi trovo mentalmente proiettato a stringere i denti. Nella mia testa continuo a pensare al tempo prefissato per fare una buona frazione, ma allo stesso tempo le gambe cariche dai 10.000 vogliono pedalare agile…ci sono infatti salite da affrontare fuori sella, ci sono salite che se non ne hai rischi di rendere un inferno anche l’ultima delle frazioni, che è già li che ti aspetta al varco e sa, che ora la conosci in tutta la sua durezza. 1h e 31min il tempo impiegato….infilo le scarpe e corro, soffro…altri 2 giri e poi anche questo appuntamento sarà un meraviglioso ricordo e allora, come le salite di Caldaro e come quelle di Gabicce, affronto anche l’ultima, quella che si trova a 100mt dal traguardo. 83° assoluto….abbastanza bene. Tra 15 giorni il “sopravvivere all’inferno di Idro” mi aspetta e nuove buone sofferenze arriveranno…
A. Rocchi
Anche quest’anno i campionati italiani age group di duathlon distanza classica (10.000-41.000-5.000) no-draft, trovano il loro appuntamento in un contesto che, come l’anno prima, non si smentisce. Il caldo con i suoi 34 gradi alle 13.15 ora della partenza, la frazione della corsa con le continue salite e discese, gli 800mt di dislivello da affrontare in bici in un panorama attorniato dai colli piacentini e pavesi, rendono questa gara una fra le più dure del calendario fitri.
Tra i miei compagni di squadra sono l’unico che partecipa a questo evento denominato la scorsa stagione da alcuni di loro “il massacro di Nibbiano”, appunto per la sofferenza nelle gambe e nella mente che il percorso incute per più di 2 ore e mezzo di gara. Al via 230 uomini consapevoli che oggi non sarà certo una passeggiata, tanta sofferenza infatti si fa sentire già nella prima frazione di corsa. Le continue salite e discese da percorrere nei 4 giri da 2,5 km non ti permettono di tenere un ritmo continuo, lineare. Giro dopo giro i quadricipiti sono sempre più pesanti e imballati, le fibre muscolari di tali distretti perdono la loro elasticità, la loro contrazione, costringendoti quindi ad assumere uno stile di corsa dove è impossibile portare le ginocchia alte per avere slancio nella falcata…ora…con queste sensazioni salgo in bici, ed anche qui mi trovo mentalmente proiettato a stringere i denti. Nella mia testa continuo a pensare al tempo prefissato per fare una buona frazione, ma allo stesso tempo le gambe cariche dai 10.000 vogliono pedalare agile…ci sono infatti salite da affrontare fuori sella, ci sono salite che se non ne hai rischi di rendere un inferno anche l’ultima delle frazioni, che è già li che ti aspetta al varco e sa, che ora la conosci in tutta la sua durezza. 1h e 31min il tempo impiegato….infilo le scarpe e corro, soffro…altri 2 giri e poi anche questo appuntamento sarà un meraviglioso ricordo e allora, come le salite di Caldaro e come quelle di Gabicce, affronto anche l’ultima, quella che si trova a 100mt dal traguardo. 83° assoluto….abbastanza bene. Tra 15 giorni il “sopravvivere all’inferno di Idro” mi aspetta e nuove buone sofferenze arriveranno…
A. Rocchi
TRIATHLON SPRINT DI LOVADINA 01/06/2014
Che giornata ragazzi!!!!!
Primo posto di categoria per Michele Bellemo che sa sempre distinguersi, grande performance su tutte e tre le specialità: nono assoluto, bravo Michele!!!! anche Naccari Alberto in podio....
Tutto il resto della squadra comunque con buoni piazzamenti.....location in quel di Lovadina davvero bella, laghetto con acqua pulitissima, frazione di bici veloce con qualche cavalcavia...corsa lungo lago molto bella...organizzazione buona, giornata meravigliosa ........
Io Daniele e Nicola sfidiamo le nostre forze....partiamo da Piove di Sacco in bicicletta per raggiungere Lovadina ...facciamo gara e torniamo in bici....Ironman Roth si avvicina......very big day training!!!!!!
Ecco le impressioni del nostro top Michele Bellemo:
Nelle gare che avevo deciso di fare quest'anno, Lovadina non era stata inserita come gara TOP... in realtà già alcuni giorni prima della partenza ero abbastanza teso. Partenza con il pettorale 16: la responsabilità inizia ad aumentare.. A parte il ritardo dello start per un problema con le ambulanze, organizzazione perfetta! Il nuoto da punto debole sta diventando mio punto di forza, la bici si conferma la specialità dove tiro fuori sempre il meglio di me.... Ultima frazione: dura per tutti a causa di un caldo che oserei definire torrido, ma io mi accorgo di soffrire più degli altri! Tengo duro per i primi 4 km poi inizio piano piano a rallentare ma ormai la distanza dall'arrivo è troppo poca per essere riavvicinato dai miei avversari soprattutto quelli di categoria M1. Ho i brividi quando sento nominare il mio Cognome con l'aggettivo NONO!! Un grande senso di piacere per i complimenti sinceri dei miei compagni di squadra fieri di me!!
Grazie a tutti
Michele B
.....grazie amici è sempre una grande soddisfazione e un gran divertimento......
sempre i migliori! !!!!!!
Paolo Albiero
Primo posto di categoria per Michele Bellemo che sa sempre distinguersi, grande performance su tutte e tre le specialità: nono assoluto, bravo Michele!!!! anche Naccari Alberto in podio....
Tutto il resto della squadra comunque con buoni piazzamenti.....location in quel di Lovadina davvero bella, laghetto con acqua pulitissima, frazione di bici veloce con qualche cavalcavia...corsa lungo lago molto bella...organizzazione buona, giornata meravigliosa ........
Io Daniele e Nicola sfidiamo le nostre forze....partiamo da Piove di Sacco in bicicletta per raggiungere Lovadina ...facciamo gara e torniamo in bici....Ironman Roth si avvicina......very big day training!!!!!!
Ecco le impressioni del nostro top Michele Bellemo:
Nelle gare che avevo deciso di fare quest'anno, Lovadina non era stata inserita come gara TOP... in realtà già alcuni giorni prima della partenza ero abbastanza teso. Partenza con il pettorale 16: la responsabilità inizia ad aumentare.. A parte il ritardo dello start per un problema con le ambulanze, organizzazione perfetta! Il nuoto da punto debole sta diventando mio punto di forza, la bici si conferma la specialità dove tiro fuori sempre il meglio di me.... Ultima frazione: dura per tutti a causa di un caldo che oserei definire torrido, ma io mi accorgo di soffrire più degli altri! Tengo duro per i primi 4 km poi inizio piano piano a rallentare ma ormai la distanza dall'arrivo è troppo poca per essere riavvicinato dai miei avversari soprattutto quelli di categoria M1. Ho i brividi quando sento nominare il mio Cognome con l'aggettivo NONO!! Un grande senso di piacere per i complimenti sinceri dei miei compagni di squadra fieri di me!!
Grazie a tutti
Michele B
.....grazie amici è sempre una grande soddisfazione e un gran divertimento......
sempre i migliori! !!!!!!
Paolo Albiero
PASSATORE 25/05/2014
Sono sincero descrivere l'esperienza di questa sfida non è facile, per
il fatto soprattutto che una volta conclusa si resta per un po' frastornati,
svuotati...stesse sensazioni che si possono avere dopo un ironman.
Comunque penso valga seriamente la pena tentare, premetto che non sono uno che si prepara in maniera maniacale, tendo più a lanciarmi in queste imprese (e magari pentirmene).
Detto ciò è bene specificare che per tentare l'impresa bisogna prepararsi!!!! ascoltare i consigli di chi ha già fatto l'esperienza, e adattarli alle proprie caratteristiche.
Ma arriviamo al dunque, la gara parte alle 3 del pomeriggio e di solito fa caldo. Si parte da una delle città più belle del mondo: Firenze e già questo ti carica non poco...si respira entusiasmo tra i partecipanti, quest'anno particolarmente numerosi; la Delfino porta due partecipanti, il sottoscritto e superGiacomo...ci sono anche 2 amici dei Cavalli Marini Romano e Stefano, ma si possono definire dei veterani viste le volte che hanno partecipato.
Il percorso è vario attraverso l'Appennino, si parte in salita e si tende a farlo con troppo entusiasmo, meglio dosarsi, personalmente sono entrato in crisi presto, già al 45esimo, ero stufo mi sembrava di non andare avanti, per fortuna la mia assistente Laura, nonché new entry della Delfino, mi ha sostenuto e ha preso le redini in un momento di confusione, costringendomi a cambiare i vestiti bagnati e troppo leggeri per la notte (visto che la temperatura sarebbe scesa di quasi 15 gradi). Salite sfiancanti e discese lunghe che da una parte si ti danno velocità ma ti dilaniano le articolazioni, il resto bisogna viverlo, paesaggi rurali meravigliosi, borghi, falò improvvisati da pubblico tifante...e persino le lucciole non quelle ben note di via fratelli Bandiera ma insetti luminosi che coloravano la notte particolarmente buia e tra l'altro senza luna. Si soffre, ci si disintegra ma si va avanti fino alla fine, e arriviamo tutti e 4. Questo secondo me rende ancora più bella l'esperienza...
Ragazzi se avete voglia di sfidarvi, di massacrarvi ma di riempirvi il cuore di gioia, provateci ne vale la pena...
Un grazie particolare a Laura e a tutti gli amici che mi hanno sostenuto...
Dario
Comunque penso valga seriamente la pena tentare, premetto che non sono uno che si prepara in maniera maniacale, tendo più a lanciarmi in queste imprese (e magari pentirmene).
Detto ciò è bene specificare che per tentare l'impresa bisogna prepararsi!!!! ascoltare i consigli di chi ha già fatto l'esperienza, e adattarli alle proprie caratteristiche.
Ma arriviamo al dunque, la gara parte alle 3 del pomeriggio e di solito fa caldo. Si parte da una delle città più belle del mondo: Firenze e già questo ti carica non poco...si respira entusiasmo tra i partecipanti, quest'anno particolarmente numerosi; la Delfino porta due partecipanti, il sottoscritto e superGiacomo...ci sono anche 2 amici dei Cavalli Marini Romano e Stefano, ma si possono definire dei veterani viste le volte che hanno partecipato.
Il percorso è vario attraverso l'Appennino, si parte in salita e si tende a farlo con troppo entusiasmo, meglio dosarsi, personalmente sono entrato in crisi presto, già al 45esimo, ero stufo mi sembrava di non andare avanti, per fortuna la mia assistente Laura, nonché new entry della Delfino, mi ha sostenuto e ha preso le redini in un momento di confusione, costringendomi a cambiare i vestiti bagnati e troppo leggeri per la notte (visto che la temperatura sarebbe scesa di quasi 15 gradi). Salite sfiancanti e discese lunghe che da una parte si ti danno velocità ma ti dilaniano le articolazioni, il resto bisogna viverlo, paesaggi rurali meravigliosi, borghi, falò improvvisati da pubblico tifante...e persino le lucciole non quelle ben note di via fratelli Bandiera ma insetti luminosi che coloravano la notte particolarmente buia e tra l'altro senza luna. Si soffre, ci si disintegra ma si va avanti fino alla fine, e arriviamo tutti e 4. Questo secondo me rende ancora più bella l'esperienza...
Ragazzi se avete voglia di sfidarvi, di massacrarvi ma di riempirvi il cuore di gioia, provateci ne vale la pena...
Un grazie particolare a Laura e a tutti gli amici che mi hanno sostenuto...
Dario
TRIATHLON SUPER SPRINT DI TAMBRE 25/05/2014
38 MINUTI DI FUOCO
Per quelli come me che amano l'ebrezza dell'acido lattico nei muscoli, la gara di Tambre e' un appuntamento da non perdere. Localita' fantastica immersa nel parco del Cansiglio: facile da raggiungere poco distante dall'uscita Santa Croce al Lago della A27. Giornata splendida, mi accompagnano i veterani Conte e Naccari del triathlon chioggiotto.
La frazione di nuoto, breve (400mt) ma molto intensa, ci stordisce abbastanza prima della prova in bici; si sale subito per 3 km e gia' li capiamo che non sara' uno scherzo. Arrivati in cima ci prepariamo per la picchiata a valle con punta a 70km/h operativi per il 2* giro. Via la bici e vai per i 2.5 km piu' duri della mia vita: subito discesa impossibile da correre.... troppo ripida!!! e arrivati in fondo si risale quasi a passo d'uomo. Respiro con il fischio da asmatico e cuore fuori giri che quasi sbiella! Secondo giro e poi finalmente l'arco gonfiabile!
Ristoro sufficiente, pasta party buono, pacco gara ottimo visti i 15 euro di iscrizione, premio piazzamento di categoria soddisfacente con tanto di medaglietta cosi' attesa dai miei figli!!! Unica nota dolente il forte ritardo nello svolgimento del programma... secondo me Kids ed Age group non dovrebbero gareggiare stesso giorno: esigenze troppo diverse!!!
Saluti e baci da Tambre (BL).
Michele B.
Per quelli come me che amano l'ebrezza dell'acido lattico nei muscoli, la gara di Tambre e' un appuntamento da non perdere. Localita' fantastica immersa nel parco del Cansiglio: facile da raggiungere poco distante dall'uscita Santa Croce al Lago della A27. Giornata splendida, mi accompagnano i veterani Conte e Naccari del triathlon chioggiotto.
La frazione di nuoto, breve (400mt) ma molto intensa, ci stordisce abbastanza prima della prova in bici; si sale subito per 3 km e gia' li capiamo che non sara' uno scherzo. Arrivati in cima ci prepariamo per la picchiata a valle con punta a 70km/h operativi per il 2* giro. Via la bici e vai per i 2.5 km piu' duri della mia vita: subito discesa impossibile da correre.... troppo ripida!!! e arrivati in fondo si risale quasi a passo d'uomo. Respiro con il fischio da asmatico e cuore fuori giri che quasi sbiella! Secondo giro e poi finalmente l'arco gonfiabile!
Ristoro sufficiente, pasta party buono, pacco gara ottimo visti i 15 euro di iscrizione, premio piazzamento di categoria soddisfacente con tanto di medaglietta cosi' attesa dai miei figli!!! Unica nota dolente il forte ritardo nello svolgimento del programma... secondo me Kids ed Age group non dovrebbero gareggiare stesso giorno: esigenze troppo diverse!!!
Saluti e baci da Tambre (BL).
Michele B.
TRIATHLON SPRINT DI ODERZO 17/05/2014
Rientrato dall'alta trevigiana non posso non riportare le cattive sensazioni di
una mediocre giornata di sport. Iniziamo con il viaggio: location non facile da
raggiungere in quanto obbligato a percorrere la disastrosa A4 direzione
Trieste... un cantiere permanente!!! Raggiunta Oderzo impiegata circa mezz'ora
per trovare la sede dell'evento dal momento che l'organizzazione ha pensato
bene di non mettere neanche uno stralcio di indicazione appiccicato a qualche
paletto della segnaletica stradale.. Parcheggio in un polverosissimo campo
d'erba appena sfalciata dopo di che mi dirigo all'ufficio gara: seconda
sorpresa, oltre ad un misero pacco gara, dentro la busta atleta non c'e' il
chip!!! L'ho perso? NO!!! si corre senza chip!!!! SCANDALOSO!! nel 2014 gare fitri
(coppa veneto) senza rilevamento cronometrico: della serie chi trova la
scorciatoia vince la gara!! Si nuota in piscina da 50mt ed ecco la terza
sorpresa: muta facoltativa... Sicuri? ma non e' vietata in piscina dal
nuovo regolamento fitri? boh!
I tempi del nuoto praticamente tutti uguali all'interno di ogni corsia in quanto si formano dei trenini stile allenamento! Bici noiosa avendo nella mente il percorso di Caldaro! Corsa un po' pericolosa per le mie fragili caviglie in quanto distribuita per buona parte su un argine pieno di buche nascoste dall'erba... ultima parte carina nel centro di Oderzo!!!
Ristoro finale penoso, pasta party piu' che pietoso. Gara terminata alle 15, classifiche esposte alle 19.30: per forza! senza chip i casini sono assicurati! Classifica finale che sembra la fotocopia dell'ordine di partenza; ciliegina sulla torta premiati solo gli assoluti e il primo di ogni categoria Age Group (nuova regola!?!?!?). Personalmente non credo ripetero' questa gara l'anno prossimo.
Ciao a Tutti
Michele B.
I tempi del nuoto praticamente tutti uguali all'interno di ogni corsia in quanto si formano dei trenini stile allenamento! Bici noiosa avendo nella mente il percorso di Caldaro! Corsa un po' pericolosa per le mie fragili caviglie in quanto distribuita per buona parte su un argine pieno di buche nascoste dall'erba... ultima parte carina nel centro di Oderzo!!!
Ristoro finale penoso, pasta party piu' che pietoso. Gara terminata alle 15, classifiche esposte alle 19.30: per forza! senza chip i casini sono assicurati! Classifica finale che sembra la fotocopia dell'ordine di partenza; ciliegina sulla torta premiati solo gli assoluti e il primo di ogni categoria Age Group (nuova regola!?!?!?). Personalmente non credo ripetero' questa gara l'anno prossimo.
Ciao a Tutti
Michele B.
Challenge Rimini 70.3 11/05/2014
Parla italiano la prova maschile di Challenge Rimini 2014.
Domenico Passuello è stato
l’interprete di una gara magistrale condotta tutta tra le prime
posizioni e chiusa a ritmi molto alti nella frazione a piedi. Unico atleta in grado di sostenere le sue frequenze in bicicletta è
stato Johann Ackermann, che ha però dovuto abdicare al volere
dell’italiano già dai primi minuti dei 21 km della frazione
podistica. Alle spalle del vincitore ha impressionato la corsa
dell’austriaco Andreas Giglmayr, interprete di una
grandissima rimonta. Il Podio è stato completato dal britannico
Ritchie Nicholls. Quarto posto per Massimo Cigana, a
poco più di un minuto dal podio.
Giornata sfortunata per alcuni tra i favoriti della vigilia; Daniel Fontana ha alzato bandiera bianca attorno al 25esimo km della frazione ciclistica e Alessandro De Gasperi ha preferito fermarsi nelle prime battute dei 21 km finali di corsa a causa di alcuni problemi fisici.
Molto meglio invece hanno fatto i nostri 6 Delfini che, nonostante alcuni problemi fisici, hanno saputo portare orgogliosamente a termine la loro fantastica gara..;-))
Ecco le parole del Presidente Paolo:
"Partenza il sabato sera per gli atleti della Delfino pronti a sfidare, alcuni per la seconda volta, nell’anno 2014 le distanze sul medio:1800mt nuoto, 90 km bici e 21km corsa.
Io e Gibbin Daniele, dopo il medio di Volano Ferrara, ci proviamo anche qui….e discretamente siamo finisher.
Ama’ Alberto, 'top level' della giornata, raggiunge il primo posto del podio nella categoria S4 ed e’ davvero soddisfazione, in una gara competitiva, ricca di campioni allo start e non facile come half ironman Challenge Rimini.
Gli atleti Bozzato, Ravagnan e Zennaro si difendono bene, portiamo a casa tutti la medaglia, veramente bella, di questa competizione ben organizzata.
Il viaggio come al solito all’insegna del divertimento, la gara ci accompagna per tutto il giorno con sprazzi di sole e nuvole, comunque molta umidità che durante la corsa ci obbliga a bere parecchio. La bicicletta abbastanza impegnativa con raffiche di forte vento, parecchie salite, buona l’assistenza e l'attenzione per le strade.
3 giri di 7 km sul lungomare di Rimini, per chi noiosi, per chi pieni di riferimenti.
Ci aspetta ora la preparazione per il medio di Barberino del Mugello il 22 Giugno: meditate gente meditate.
Grazie a tutti, mi diverto sempre molto".
Giornata sfortunata per alcuni tra i favoriti della vigilia; Daniel Fontana ha alzato bandiera bianca attorno al 25esimo km della frazione ciclistica e Alessandro De Gasperi ha preferito fermarsi nelle prime battute dei 21 km finali di corsa a causa di alcuni problemi fisici.
Molto meglio invece hanno fatto i nostri 6 Delfini che, nonostante alcuni problemi fisici, hanno saputo portare orgogliosamente a termine la loro fantastica gara..;-))
Ecco le parole del Presidente Paolo:
"Partenza il sabato sera per gli atleti della Delfino pronti a sfidare, alcuni per la seconda volta, nell’anno 2014 le distanze sul medio:1800mt nuoto, 90 km bici e 21km corsa.
Io e Gibbin Daniele, dopo il medio di Volano Ferrara, ci proviamo anche qui….e discretamente siamo finisher.
Ama’ Alberto, 'top level' della giornata, raggiunge il primo posto del podio nella categoria S4 ed e’ davvero soddisfazione, in una gara competitiva, ricca di campioni allo start e non facile come half ironman Challenge Rimini.
Gli atleti Bozzato, Ravagnan e Zennaro si difendono bene, portiamo a casa tutti la medaglia, veramente bella, di questa competizione ben organizzata.
Il viaggio come al solito all’insegna del divertimento, la gara ci accompagna per tutto il giorno con sprazzi di sole e nuvole, comunque molta umidità che durante la corsa ci obbliga a bere parecchio. La bicicletta abbastanza impegnativa con raffiche di forte vento, parecchie salite, buona l’assistenza e l'attenzione per le strade.
3 giri di 7 km sul lungomare di Rimini, per chi noiosi, per chi pieni di riferimenti.
Ci aspetta ora la preparazione per il medio di Barberino del Mugello il 22 Giugno: meditate gente meditate.
Grazie a tutti, mi diverto sempre molto".
Allenamento domenicale 04/05/2014
Podio societario per i delfini del triathlon Chioggia, domenica dopo esserci avventurati in bici per raggiungere Porto Viro, per la run non competitiva di 8 km in mezzo alla pineta, 13 della squadra allo start, devo dire che hanno corso tutti davvero forte… e un complimento particolare alle nostre donne Claudia, Laura e Silvia.
Percorso impegnativo che metteva a dura prova caviglie e polpacci, tra sali scendi e radici che intralciavano la normale corsa, ma onestamente ho visto parecchia gente entusiasta, sicuramente ero io fuori luogo.
Come usiamo fare ultimamente per allungare l’allenamento siamo partiti in bici, ma aime’ questa volta Massimiliano per primo cade in Romea e Massimo finisce a terra dopo di lui. Per fortuna nulla di grave anche se le cadute in bici purtroppo lasciano sempre il segno…. I tri si rialzano dopo aver constatato che nulla si e’ rotto, inforcano la bici e si riparte; a Porto Viro disputano regolarmente la gara e Massimiliano va anche in podio…i nostri complimenti.
Ritorno al massimo delle forze, Mauro ha orari da rispettare…..
Giornata come al solito irripetibile….
Sempre grazie a tutti
Percorso impegnativo che metteva a dura prova caviglie e polpacci, tra sali scendi e radici che intralciavano la normale corsa, ma onestamente ho visto parecchia gente entusiasta, sicuramente ero io fuori luogo.
Come usiamo fare ultimamente per allungare l’allenamento siamo partiti in bici, ma aime’ questa volta Massimiliano per primo cade in Romea e Massimo finisce a terra dopo di lui. Per fortuna nulla di grave anche se le cadute in bici purtroppo lasciano sempre il segno…. I tri si rialzano dopo aver constatato che nulla si e’ rotto, inforcano la bici e si riparte; a Porto Viro disputano regolarmente la gara e Massimiliano va anche in podio…i nostri complimenti.
Ritorno al massimo delle forze, Mauro ha orari da rispettare…..
Giornata come al solito irripetibile….
Sempre grazie a tutti
Venice Crono
Triathlon 01/05/2014
La classica di inizio stagione!
E' ormai tradizione che il primo di Maggio si va in gita al Lido di Venezia. Partenza da Piazzetta Vigo di buona mattina, giornata splendida, regalo di primavera.
Scesi a Pellestrina dal vaporetto inforchiamo le nostre bici in direzione Alberoni... le gambe girano bene anche se l'ultima gara l'abbiamo conclusa solo 4 giorni prima. Arrivati a destinazione occupiamo il nostro posto nel piacevole giardinetto adiacente alla zona cambio. Presi pettorali e pacchi gara attendiamo il nostro turno per la partenza a cronometro (ogni 15 secondi).
Personalmente decido la strategia della gara in progressione: nuoto regolare senza strafare finché non sopraggiunge dalle retrovie un elite a cui decido di incollarmi... mi porterà veloce fuori dall'acqua.
Cambio veloce, afferro la mia nuova bici da crono (usata) e parto per i 20 km no draft: le gambe vanno ed il cardio tiene. Sul mio garmin è stampata la media che sto tenendo (39km/h) con punte a 43; verso la fine la fatica inizia a farsi sentire ma tengo duro perchè so che sto facendo una bella prestazione.
In zona cambio lancio la mia bici agli assistenti di gara, infilo le scarpe e via nella pineta del lido. Fondo sabbioso spacca fiato e pur calando un po' la mia rincorsa non riesco a far calare i miei bpm.
Finalmente arrivo alla diga ed il fondo cambio anche se dall'ombra passiamo al sole caldo che caratterizza questa splendida giornata. Soffro come non mai ma non mollo, ormai il più è fatto; mi supera solo qualche elite che arriva da dietro mentre io supero più di qualche age group.
E' finita: 59.24 il tempo finale. Sono finalmente soddisfatto della mia performance. Dopo le premiazioni di rito (3zo di categ) si torna a casa dai miei primi fans (i miei figli) non dopo aver mangiato un favoloso cono gelato al cioccolato fondente in quel di san Pietro in Volta. I miei complimenti agli altri delfini per aver lottato con onore in questa classica veneziana.
Michele
E' ormai tradizione che il primo di Maggio si va in gita al Lido di Venezia. Partenza da Piazzetta Vigo di buona mattina, giornata splendida, regalo di primavera.
Scesi a Pellestrina dal vaporetto inforchiamo le nostre bici in direzione Alberoni... le gambe girano bene anche se l'ultima gara l'abbiamo conclusa solo 4 giorni prima. Arrivati a destinazione occupiamo il nostro posto nel piacevole giardinetto adiacente alla zona cambio. Presi pettorali e pacchi gara attendiamo il nostro turno per la partenza a cronometro (ogni 15 secondi).
Personalmente decido la strategia della gara in progressione: nuoto regolare senza strafare finché non sopraggiunge dalle retrovie un elite a cui decido di incollarmi... mi porterà veloce fuori dall'acqua.
Cambio veloce, afferro la mia nuova bici da crono (usata) e parto per i 20 km no draft: le gambe vanno ed il cardio tiene. Sul mio garmin è stampata la media che sto tenendo (39km/h) con punte a 43; verso la fine la fatica inizia a farsi sentire ma tengo duro perchè so che sto facendo una bella prestazione.
In zona cambio lancio la mia bici agli assistenti di gara, infilo le scarpe e via nella pineta del lido. Fondo sabbioso spacca fiato e pur calando un po' la mia rincorsa non riesco a far calare i miei bpm.
Finalmente arrivo alla diga ed il fondo cambio anche se dall'ombra passiamo al sole caldo che caratterizza questa splendida giornata. Soffro come non mai ma non mollo, ormai il più è fatto; mi supera solo qualche elite che arriva da dietro mentre io supero più di qualche age group.
E' finita: 59.24 il tempo finale. Sono finalmente soddisfatto della mia performance. Dopo le premiazioni di rito (3zo di categ) si torna a casa dai miei primi fans (i miei figli) non dopo aver mangiato un favoloso cono gelato al cioccolato fondente in quel di san Pietro in Volta. I miei complimenti agli altri delfini per aver lottato con onore in questa classica veneziana.
Michele
DUATHLON POVEGLIANO E ALLENAMENTI DI SQUADRA 27/04/2014
Giornata davvero impegnativa per gli atleti della Delfino .....quelli che alla domenica si svegliamo prestissimo per allenarsi almeno su due delle tre specialità del triathlon.
Un gruppo partito alle 7.30 per raggiungere Mesola (Ferrara) in bici e competere ad una dieci km di corsa e tornare in bici.....spettacolare come sempre...
Mauro ed Ettore fanno da locomotive al ritorno dalla trasferta, Massimiliano, Lucio, Daniele, Massimo, Simone e Paolo dietro a cercare di tenere il loro irriducibile ed elevatissimo passo: 42 km/h contro vento...
Nel frattempo a Povegliano un'altra parte della squadra gareggia su distanza di duathlon classico, portando a casa vari podi...complimenti ragazzi!
Ecco il resoconto di Claudia:
Trasferta nella terra trevigiana dei kiwi e delle mele per i delfini domenica 27 aprile con l'esordio nella prima assoluta del duathlon di Povegliano. Duathlon sprint un po' anomalo nelle distanze con più di 6 km di corsa, quasi 23 di ciclismo e nel finale 3 km di corsa. Le quote rosa della squadra cercano di tenere alto l'onore con il battesimo di fuoco (dovrei dire di acqua) della piccolina di casa Silvia Nordio. Io e Sabrina che ormai ne abbiamo masticate di gare siamo un po' più rilassate. I nostri eroi invece saranno capitanati dall'atleta di punta Bellemo Michele che sarà seguito a ruota nell'impresa dal veterano di squadra Naccari e poi Penzo, Conte, Tommasin, Padoan, Del Vecchio, Rocchi, e il tecnico di squadra Ravagnan reduce da un impresa di 48 km nel trail delle due rocche. Gara funestata da scrosci di acqua e corsa letteralmente in mezzo al fango. Al via di questo nuovissimo duathlon, valevole anche come tappa e titolo di coppa Veneto, poco più di 130 atleti con i favoriti di giornata, che vinceranno poi la gara, Cigana e Battistoni. La corsa a piedi su un tracciato misto asfalto e sterrato ha spezzato un po' i ritmi e la bici decisamente tecnica con continue curve e l'asfalto scivolosissimo per la pioggia hanno reso la gara decisamente molto dura. Prova superata per tutti i delfini che portano a casa dei risultati favolosi facendo incetta di podi. 1° posto di categoria YOUTH B per la nostra Silvia Nordio che con una prova di grande carattere si porta a casa anche il titolo di campionessa Veneta. 1° posto di categoria S3 per una delle rivelazioni di Chioggia Penzo Nicola che si porta a casa anche il titolo di campione Veneto. 3° Posto di categoria M5 per il veterano di squadra Naccari Alberto che stà tornando al top di forma e 3° posto di categoria S4 anche per la sottoscritta. Ovviamente un applauso a tutti i delfini che ancora una volta hanno portato i colori di casa in giro per l'Italia mostrandosi al pubblico ancora una volta come la squadra più numerosa.
In attesa delle prossime gare e delle prossime trasferte.... Continuate a seguirci...
Inoltre in quel di Padova in segretezza Nicola finisce la maratona in 3.15.. mentre Alberto disputa la 100km in bici a Porto Viro...
Questa squadra diverrà sempre più forte....alla prossima grazie a tutti.
Mi diverto sempre moltissimo
Paolo Albiero
Un gruppo partito alle 7.30 per raggiungere Mesola (Ferrara) in bici e competere ad una dieci km di corsa e tornare in bici.....spettacolare come sempre...
Mauro ed Ettore fanno da locomotive al ritorno dalla trasferta, Massimiliano, Lucio, Daniele, Massimo, Simone e Paolo dietro a cercare di tenere il loro irriducibile ed elevatissimo passo: 42 km/h contro vento...
Nel frattempo a Povegliano un'altra parte della squadra gareggia su distanza di duathlon classico, portando a casa vari podi...complimenti ragazzi!
Ecco il resoconto di Claudia:
Trasferta nella terra trevigiana dei kiwi e delle mele per i delfini domenica 27 aprile con l'esordio nella prima assoluta del duathlon di Povegliano. Duathlon sprint un po' anomalo nelle distanze con più di 6 km di corsa, quasi 23 di ciclismo e nel finale 3 km di corsa. Le quote rosa della squadra cercano di tenere alto l'onore con il battesimo di fuoco (dovrei dire di acqua) della piccolina di casa Silvia Nordio. Io e Sabrina che ormai ne abbiamo masticate di gare siamo un po' più rilassate. I nostri eroi invece saranno capitanati dall'atleta di punta Bellemo Michele che sarà seguito a ruota nell'impresa dal veterano di squadra Naccari e poi Penzo, Conte, Tommasin, Padoan, Del Vecchio, Rocchi, e il tecnico di squadra Ravagnan reduce da un impresa di 48 km nel trail delle due rocche. Gara funestata da scrosci di acqua e corsa letteralmente in mezzo al fango. Al via di questo nuovissimo duathlon, valevole anche come tappa e titolo di coppa Veneto, poco più di 130 atleti con i favoriti di giornata, che vinceranno poi la gara, Cigana e Battistoni. La corsa a piedi su un tracciato misto asfalto e sterrato ha spezzato un po' i ritmi e la bici decisamente tecnica con continue curve e l'asfalto scivolosissimo per la pioggia hanno reso la gara decisamente molto dura. Prova superata per tutti i delfini che portano a casa dei risultati favolosi facendo incetta di podi. 1° posto di categoria YOUTH B per la nostra Silvia Nordio che con una prova di grande carattere si porta a casa anche il titolo di campionessa Veneta. 1° posto di categoria S3 per una delle rivelazioni di Chioggia Penzo Nicola che si porta a casa anche il titolo di campione Veneto. 3° Posto di categoria M5 per il veterano di squadra Naccari Alberto che stà tornando al top di forma e 3° posto di categoria S4 anche per la sottoscritta. Ovviamente un applauso a tutti i delfini che ancora una volta hanno portato i colori di casa in giro per l'Italia mostrandosi al pubblico ancora una volta come la squadra più numerosa.
In attesa delle prossime gare e delle prossime trasferte.... Continuate a seguirci...
Inoltre in quel di Padova in segretezza Nicola finisce la maratona in 3.15.. mentre Alberto disputa la 100km in bici a Porto Viro...
Questa squadra diverrà sempre più forte....alla prossima grazie a tutti.
Mi diverto sempre moltissimo
Paolo Albiero
TRIATHLON MEDIO DI VOLANO 13/04/2014
Prima gara lunga della
stagione per la
squadra dei triatleti della Delfino.
Allo start Albiero, Amà, Bozzato, Furlan, Gibbin; mancano purtroppo altri due atleti Doria Nicola e Rossi Juris infortunatisi prima dell’evento….
Gara sicuramente partita sotto tono a causa delle condizioni meteo che ci hanno messi a dura prova, un mare proibitivo con moto ondoso in aumento e temperatura dell’acqua sui 14-15°, e nulla che potesse far sperare in qualche raggio di sole.
Tutti provati all’uscita dall’acqua con mani e piedi che ormai non si sentivano più, raccolti in zona cambio per raggiungere le bici un po’ frastornati dal moto ondoso e tutti con la stessa sensazione: un gran giramento di testa…
Attaccati dalle zanzare di Volano partiamo in bici con i 90km che ci spettano; percorso noioso in mezzo alla campagna Emiliana, ma diamo la colpa al tempo, un po’ di sole forse avrebbe fatto vedere le cose da un altra ottica.
Corsa di 17 km in mezzo ad un parco, dove alcuni atleti testimoniano la vista di un gruppo di animali di grossa taglia, percorrere di traverso la frazione della corsa, certi tri addirittura si nascondono dietro agli alberi paurosi di essere investiti…..io non li ho visti….vedi il racconto dell’atleta elite Cigana.
Complimenti anche a l’altra parte della squadra che nella stessa location hanno disputato la gara di duathlon portando a casa buoni risultati. Complimenti alla prova di Alberto Sfriso.
Allo start: Sfriso Claudia, Rocchi, Cavallarin, Sfriso Alberto, Trivellato, Alberto Amà nel lungo primo di categoria S4 e 7 assoluto: grande Alberto! Claudia Sfriso in podio di categoria per la frazione di duathlon.
Gare organizzate mediocremente secondo il mio punto di vista con grosse lacune, sia per la lunga distanza che sul duathlon.
Grazie tri della Delfino che avete reso piacevolissima la giornata, grazie a questa squadra che sa sempre distinguersi e un grazie a Cristina per il servizio fotografico.
Un saluto e un un grosso complimento anche a Dario e Gabriele che domenica si sono cimentati in un ultra trail sui colli padovani.
Sportivi saluti.
Allo start Albiero, Amà, Bozzato, Furlan, Gibbin; mancano purtroppo altri due atleti Doria Nicola e Rossi Juris infortunatisi prima dell’evento….
Gara sicuramente partita sotto tono a causa delle condizioni meteo che ci hanno messi a dura prova, un mare proibitivo con moto ondoso in aumento e temperatura dell’acqua sui 14-15°, e nulla che potesse far sperare in qualche raggio di sole.
Tutti provati all’uscita dall’acqua con mani e piedi che ormai non si sentivano più, raccolti in zona cambio per raggiungere le bici un po’ frastornati dal moto ondoso e tutti con la stessa sensazione: un gran giramento di testa…
Attaccati dalle zanzare di Volano partiamo in bici con i 90km che ci spettano; percorso noioso in mezzo alla campagna Emiliana, ma diamo la colpa al tempo, un po’ di sole forse avrebbe fatto vedere le cose da un altra ottica.
Corsa di 17 km in mezzo ad un parco, dove alcuni atleti testimoniano la vista di un gruppo di animali di grossa taglia, percorrere di traverso la frazione della corsa, certi tri addirittura si nascondono dietro agli alberi paurosi di essere investiti…..io non li ho visti….vedi il racconto dell’atleta elite Cigana.
Complimenti anche a l’altra parte della squadra che nella stessa location hanno disputato la gara di duathlon portando a casa buoni risultati. Complimenti alla prova di Alberto Sfriso.
Allo start: Sfriso Claudia, Rocchi, Cavallarin, Sfriso Alberto, Trivellato, Alberto Amà nel lungo primo di categoria S4 e 7 assoluto: grande Alberto! Claudia Sfriso in podio di categoria per la frazione di duathlon.
Gare organizzate mediocremente secondo il mio punto di vista con grosse lacune, sia per la lunga distanza che sul duathlon.
Grazie tri della Delfino che avete reso piacevolissima la giornata, grazie a questa squadra che sa sempre distinguersi e un grazie a Cristina per il servizio fotografico.
Un saluto e un un grosso complimento anche a Dario e Gabriele che domenica si sono cimentati in un ultra trail sui colli padovani.
Sportivi saluti.
DUATHLON GALZIGNANO
Galzignano 06 Aprile 2014
Ciao a tutti,
Ieri prima gara in Veneto della stagione a Galzignano. Bella giornata di sole fin troppo calda. Organizzazione buona anche se qualche problema di viabilità c'è stato con vetture entrate sul percorso ciclo contromano ai corridori.
La squadra dei DELFINI presente in grande stile (20 i presenti!!). Qualcuno superpreparato e con ambizioni altissime e altri alla prima gara stagionale con pochi Km di bici e poche salite sulle gambe. Comunque tanto entusiasmo e tanta allegria, riconosciuta anche da atleti di altre squadre (ci facciamo sempre riconoscere anche per la simpatia oltre che per le prestazioni atletiche).
Il bravo Alberto Naccari ha avuto un piccolo contrattempo in bici che ha in parte compromesso la sua gara, comunque portata a termine con qualche dolore alla gamba; nessun problema per gli altri atleti anche se la discesa in bici ha messo a dura prova i freni e l’equilibrio anche per la presenza di una pericolosa patina di sabbia depositata dalla pioggia del giorno prima.
Gara difficile e molto tecnica sia nella frazione di corsa (saliscendi continui) sia nella frazione di bici con le salite della Cingolina e del Roccolo e con la discesa già citata. La prima parte della corsa è stata tirata da tutti al di sopra delle proprie capacità trascinati agli specialisti della disciplina che hanno imposto ritmi altissimi a tutto il gruppone; poi la salita della Cingolina subito in partenza della frazione di bici ha fatto la selezione e ognuno ha fatto la propria gara contro il tempo.
Alla fine tutti felici per la propria prestazione e per la giornata passata in allegria e per i primi segni di abbronzatura segnata dal body che fa tanto triathlon style!!
Alla prossima.
Ciao a tutti,
Ieri prima gara in Veneto della stagione a Galzignano. Bella giornata di sole fin troppo calda. Organizzazione buona anche se qualche problema di viabilità c'è stato con vetture entrate sul percorso ciclo contromano ai corridori.
La squadra dei DELFINI presente in grande stile (20 i presenti!!). Qualcuno superpreparato e con ambizioni altissime e altri alla prima gara stagionale con pochi Km di bici e poche salite sulle gambe. Comunque tanto entusiasmo e tanta allegria, riconosciuta anche da atleti di altre squadre (ci facciamo sempre riconoscere anche per la simpatia oltre che per le prestazioni atletiche).
Il bravo Alberto Naccari ha avuto un piccolo contrattempo in bici che ha in parte compromesso la sua gara, comunque portata a termine con qualche dolore alla gamba; nessun problema per gli altri atleti anche se la discesa in bici ha messo a dura prova i freni e l’equilibrio anche per la presenza di una pericolosa patina di sabbia depositata dalla pioggia del giorno prima.
Gara difficile e molto tecnica sia nella frazione di corsa (saliscendi continui) sia nella frazione di bici con le salite della Cingolina e del Roccolo e con la discesa già citata. La prima parte della corsa è stata tirata da tutti al di sopra delle proprie capacità trascinati agli specialisti della disciplina che hanno imposto ritmi altissimi a tutto il gruppone; poi la salita della Cingolina subito in partenza della frazione di bici ha fatto la selezione e ognuno ha fatto la propria gara contro il tempo.
Alla fine tutti felici per la propria prestazione e per la giornata passata in allegria e per i primi segni di abbronzatura segnata dal body che fa tanto triathlon style!!
Alla prossima.
arcugnano.zip | |
File Size: | 1416 kb |
File Type: | zip |
MARATONINA DEI DOGI
MIRA 06 Aprile 2014
Ciao a tutti,
Oggi 4 atleti della delfino impegnati nella classica di primavera, la maratonina dei Dogi: Doria e Bozzato si sono giocati il titolo di delfino del giorno sul filo dei secondi; per pochi secondi la spunta Bozzato su Doria che comunque segna il suo Best: BRAVISSIMI ad entrambi. Anche Simone Boscolo e Tommasin si sono distinti segnando tempi rispettabili in previsione della loro stagione agonistica.
Mancano le foto degli atleti, in compenso pubblichiamo la prova provata del risultato strepitoso dei nostri TOP!
Alla prossima.
Ciao a tutti,
Oggi 4 atleti della delfino impegnati nella classica di primavera, la maratonina dei Dogi: Doria e Bozzato si sono giocati il titolo di delfino del giorno sul filo dei secondi; per pochi secondi la spunta Bozzato su Doria che comunque segna il suo Best: BRAVISSIMI ad entrambi. Anche Simone Boscolo e Tommasin si sono distinti segnando tempi rispettabili in previsione della loro stagione agonistica.
Mancano le foto degli atleti, in compenso pubblichiamo la prova provata del risultato strepitoso dei nostri TOP!
Alla prossima.
DUATHLON SPRINT DI MANERBA DEL GARDA 23/03/2014
Giornata ricca di soddisfazioni per
i quattro Delfini partecipanti al duathlon sprint di Manerba, nonostante la
forte incertezza del meteo che ha tenuto con il fiato sospeso i 270 atleti in
lizza. Questa gara che è diventata oramai un appuntamento fisso per alcuni dei
nostri triatleti, ha da sempre un sapore particolare, genuino, sano…insomma
l’aria che si respira attorno a questa competizione è un toccasana per corpo e
mente, grazie anche ad un percorso bike tecnico e impegnativo per via dei
continui sali-scendi che ti fanno ben capire a che punto si trova la tua condizione
atletica. A tal proposito quella dell’atleta Bellemo è arrivata quasi a ritmi
vertiginosi, in quanto nella seconda frazione il chip registra un quinto posto
assoluto a soli 33 secondi dal professionista Cigana! Grazie inoltre ad una
buonissima corsa si aggiudica il terzo posto sul podio. Rocchi e Sfriso rimangono
soddisfatti della loro prestazione in quanto di settimana in settimana la loro
performance aumenta sempre più grazie alla dedizione durante gli allenamenti.
La delfina Paola non molla mai per tutta la durata della gara e ritenendosi
soddisfatta della sua prestazione, arriva al traguardo con
il sorriso di chi sa di aver dato tutto.
Rocchi A.
Rocchi A.
TRASFERTA DUATHLON ROMANO DI LOMBARDIA 16/03/2014
Esodo di massa per i tri Delfini con l'appuntamento a Romano di Lombardia per la prima gara di campionato italiano di duathlon; orgogliosi di essere tra le Società del nord più numerosi.
Abbiamo portato a casa buoni risultati: Bellemo al posto più alto del podio dei Delfini seguito da Penzo Nicola e Cavallarin..
I maggiori complimenti vanno alle nostre tri donne: Sfriso Claudia, Sfriso Paola, Boscolo Elena e Boscolo Sabrina, che svegliatesi all'alba hanno affrontato la gara qualche ora prima dei maschietti; grandi donne, grandi atlete.
Giornata all'insegna dello sport e della fatica, con 17 gradi abbiamo gareggiato con un clima ideale.
Disastrosa la caduta in bici per Conte Giampiero che ha dovuto ritirarsi senza disputare l'ultima parte della frazione podistica; un vero peccato, vista la prima performance davvero veloce; qualche contusione da recuperare, ma per fortuna niente di grave. Anche Perini Lucio caduto sopra a qualche atleta in bici, velocemente ha ripreso la gara, solo preoccupato per la nuova bici, uomo di ferro!!!!! Complimenti al neo triathleta Claudio Brustolin al suo esordio.
Ringrazio tutti per le emozioni trasmesse. Alla prossima...
Paolo Albiero
Abbiamo portato a casa buoni risultati: Bellemo al posto più alto del podio dei Delfini seguito da Penzo Nicola e Cavallarin..
I maggiori complimenti vanno alle nostre tri donne: Sfriso Claudia, Sfriso Paola, Boscolo Elena e Boscolo Sabrina, che svegliatesi all'alba hanno affrontato la gara qualche ora prima dei maschietti; grandi donne, grandi atlete.
Giornata all'insegna dello sport e della fatica, con 17 gradi abbiamo gareggiato con un clima ideale.
Disastrosa la caduta in bici per Conte Giampiero che ha dovuto ritirarsi senza disputare l'ultima parte della frazione podistica; un vero peccato, vista la prima performance davvero veloce; qualche contusione da recuperare, ma per fortuna niente di grave. Anche Perini Lucio caduto sopra a qualche atleta in bici, velocemente ha ripreso la gara, solo preoccupato per la nuova bici, uomo di ferro!!!!! Complimenti al neo triathleta Claudio Brustolin al suo esordio.
Ringrazio tutti per le emozioni trasmesse. Alla prossima...
Paolo Albiero
Ecco i nostri atleti nel loro massimo splendore...
Per scaricare altre foto clicca sui link sotto. GRAZIE
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File Size: | 7586 kb |
File Type: | zip |
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File Size: | 8832 kb |
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GIORNATA ECOLOGICA SUL LUSENZO
Domenica 09 marzo 2014: giornata meravigliosa e i Delfini hanno approfittato per fare un allenamento di bici e corsa. Prime transazioni della stagione in prossimità della gara di duathlon di Romano di Lombardia che si disputerà domenica 16 marzo valevole come gara di campionato italiano: i Delfini saranno allo start in 30.
La domenica trascorsa in compagnia partendo alle 8.00 del mattino per percorrere le classiche strade di campagna per evitare il traffico di tutti i giorni e soprattutto per pedalare in sicurezza. Andata gagliarda ritorno in guerra con una lieve bora che ci ha stroncato le gambe....
A Sottomarina ci attendeva la giornata ecologica sul Lusenzo con la presenza lungo la banchina dei vari gruppi sportivi e non solo. Complimenti agli organizzatori. Grazie della compagnia a tutti.
La domenica trascorsa in compagnia partendo alle 8.00 del mattino per percorrere le classiche strade di campagna per evitare il traffico di tutti i giorni e soprattutto per pedalare in sicurezza. Andata gagliarda ritorno in guerra con una lieve bora che ci ha stroncato le gambe....
A Sottomarina ci attendeva la giornata ecologica sul Lusenzo con la presenza lungo la banchina dei vari gruppi sportivi e non solo. Complimenti agli organizzatori. Grazie della compagnia a tutti.